Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsGolden State Warriors Ja Morant schianta gli Warriors, per Memphis decima di fila: “Ora ci rispetteranno…”

Ja Morant schianta gli Warriors, per Memphis decima di fila: “Ora ci rispetteranno…”

di Michele Gibin
ja morant

Con 5 punti nell’ultimo minuto di partita, Ja Morant sigilla la vittoria dei suoi Memphis Grizzlies al FedEx Forum per 116-108 sui Golden State Warriors, per la squadra di coach Taylor Jenkins è la decima vittoria di fila.

E una vittoria che porta i Grizzlies (29-14) a una sola vittoria di distanza in classifica da Golden State (30-10), con Memphis che si impone come vera “bestia nera” per Stephen Curry e compagni dopo i play-in 2021. E l’andamento della partita è simile a quello di maggio, con Morant a prendere il controllo delle operazioni nei momenti finali in un’atmosfera da playoffs.

L’accoglienza peggiore dal pubblico di Memphis la riceve Andre Iguodala, l’uomo che due anni fa si dimostrò non interessato a vestire la maglia dei Grizzlies, dove era finito via trade, e che viene sommerso di boati a ogni possesso. Quella di Memphis è anche la seconda partita stagionale per Klay Thompson, che gioca 20 minuti, segna 14 punti con 5 su 13 dal campo ed è sul terreno di gioco nel finale.

Il primo tempo è controllato da Memphis (59-51), gli Warriors tentano con successo il consueto blitz nel terzo periodo, con Stephen Curry che segna qui le sue due uniche triple della partita. Steph chiuderà addirittura con una tripla doppia da 27 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, le sue percentuali di tiro (8 su 21 dal campo, 2 su 9 da tre) restano ancora però sotto la media. Golden State segna 39 punti nel terzo quarto, e tocca dopo 5 minuti il massimo vantaggio sul 74-66 con Curry.

Con un Desmond Bane sotto tono, la forza di Memphis è quella di trovare punti dalla panchina con Brandon Clarke e soprattutto con Tyus Jones, che si accende nel terzo quarto e segna 5 triple senza errori per riportare i Grizzlies avanti 75-74 con un parziale di 9-0.

Il quarto quarto equilibrato tra due squadre di vertice a Ovest è dunque pronto, Memphis vola avanti per 97-92 con Jaren Jackson Jr, Jordan Poole e Otto Porter Jr riportano sotto Golden State a un solo possesso di distanza (103-100) ma ancora Jones replica da tre a 4:09 dal termine (109-100). Per gli Warriors rientra Klay Thompson, e con Curry fuori ritmo al tiro i punti arrivano da Gary Payton II e dallo stesso Klay, Golden State torna a -3 (111-108) a 1:14 dalla sirena finale, ed è qui che va in scena Ja Morant.

Come lo scorso maggio ai play-in, Morant attacca il centro dell’area contro Payton II, si arresta e con un floater sull’aiuto di Curry segna il canestro del 113-108. Dall’altra parte, sempre Steph sbaglia da tre e l’ex star di Murray State chiude il discorso a 28 secondi dalla fine eludendo Andrew Wiggins e segnando in layup con fallo.

A fine partita, dopo una prestazione da 29 punti con 8 assist, Morant parla di vittoria che servirà a garantire ai Grizzlies “il rispetto” che i suoi meritano, da squadra di vertice della Western Conference al pari di Golden State Warriors, Utah Jazz e Phoenix. Memphis ha battuto in stagione tutte le avversarie dirette a Ovest e dominato al Barclays Center contro i Nets, Ja Morant sarà a Cleveland il 22 febbraio per il suo primo All-Star Game in carriera e per lui in questo momento parlare di MVP non è un tabù, anche al cospetto di nomi come Kevin Durant, Giannis Antetokounmpo, lo stesso Curry.

Siamo una delle migliori squadre della NBA, e se me lo chiedi io penso siamo anche la prima” dice Morant “E poi stiamo dimostrando quanto profondo è il nostro roster. Non importa cosa gli altri ci lancino contro, noi siamo sempre in grado di rimbalzare e vincere le partite. Continuiamo così. Il finale? Io amo sentire la pressione addosso, sono i momenti in cui posso brillare di più, con la responsabilità di sbagliare o segnare“.

Stephen Curry ha segnato solo 2 punti nel quarto quarto, e così come gli Warriors da un mese ha rallentato in attacco. La squadra non ne ha certo risentito nei risultati, ancora in piena corsa per il miglior record della stagione e ora che anche Klay Thompson è rientrato Golden State ha aggiunto un altro attaccante formidabile. La buona notizia per coach Kerr è proprio il grande impatto a livello numerico di Klay, che in soli 20 minuti ha chiuso con +17 di plus\minus, la cattiva è che senza Draymond Green (problema muscolare a un polpaccio) né Iguodala né Juan Toscano-Anderson e Nemanja Bjelica sono stati in grado di sostituire il numero 23 con efficacia.

E con questa fanno tre, ci hanno battuto ai play-in e due volte quest’anno” così Curry Ja Morant con la sua esplosività è il carburante di cui si servono, ovviamente, stanno vivendo il naturale percorso di una squadra in evoluzione e che cerca di fare quell’ultimo passo (…) ora siamo solo a gennaio per cui si tratta ancora solo di parole, sia per loro che per noi si tratta di dimostrare di esserci ai playoffs, quando conta“.

Tyus Jones ha segnato 17 punti con 5 su 5 da tre, per il rookie Ziaire Williams 17 punti in 30 minuti, in quintetto base al posto di Dillon Brooks, out per Covid. Per gli Warriors, vi sono 25 puti dalla panchina per la coppia Payton II-Poole ma un quarto quarto da soli 18 punti segnati.

 
 
 
 
 
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