Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsHouston Rockets “Irati, scontenti e frustrati”, gli Houston Rockets di nuovo nel mare in tempesta

“Irati, scontenti e frustrati”, gli Houston Rockets di nuovo nel mare in tempesta

di Dennis Izzo
Houston Rockets

Acque agitate in casa Houston Rockets. L’eliminazione al secondo turno dei playoffs per mano dei Los Angeles Lakers, e in generale un cammino tutt’altro che da incorniciare in post-season, potrebbe non essere solo il frutto di una strategia azzardata (small ball estremo), ma anche e soprattutto il risultato di una spaccatura profonda all’interno dello spogliatoio dei texani. Nelle scorse settimane, Mike D’Antoni e Daryl Morey hanno fatto le valigie, approdando rispettivamente ai Brooklyn Nets come assistant coach e ai Philadelphia Sixers come President of Basketball Operations, ma potrebbero non essere gli unici a salutare Houston prima dell’inizio della prossima stagione.

Stando a quanto riporta The Athletic, infatti, molti giocatori dei Rockets sono scontenti della situazione attuale e potrebbero trasferirsi altrove per ritrovare il sorriso. Tra questi, Austin Rivers, che avrebbe spesso manifestato il proprio disappunto per lo scarso minutaggio concessogli, ha già annunciato di voler rinunciare all’opzione giocatore per diventare free agent, pur avendo sottolineato il suo amore per Houston e per Mike D’Antoni, mentre P.J. Tucker non ha preso bene il mancato rinnovo contrattuale.

Nonostante sia da anni uno degli elementi centrali della squadra e l’estensione del suo contratto sia da parecchio in agenda per i Rockets, infatti, il veterano si appresta a iniziare la stagione 2020\21 in scadenza: se non dovesse rinnovare, Tucker diventerà unrestricted free agent la prossima estate. Approdato a Houston nel 2017, l’ex Suns e Raptors ha sempre dato il massimo in campo, ricoprendo anche l’insolito ruolo di centro nello small ball e facendosi apprezzare da compagni e tifosi per l’infinito spirito di sacrificio.

La sensazione è che le due parti troveranno un accordo per il rinnovare il contratto in scadenza, anche perché difficilmente Tucker ne farà una questione economica. Più complesso il discorso legato ad Eric Gordon, che ha un accordo molto più lungo e remunerativo coi Rockets (poco meno di 19 milioni di dollari annui fino al 2023\24) e che sarebbe infastidito a causa del progressivo calo di importanza del suo ruolo in quel di Houston. Il suo è probabilmente uno dei contratti che i Rockets cercheranno di scambiare per imbastire delle trade per rinforzare la squadra.

A far rumore più di ogni altra cosa, però, è la richiesta di trade da parte di Russell Westbrook, che avrebbe intenzione di trasferirsi in una squadra più congeniale alle sue caratteristiche e in cui tornare a interpretare il ruolo che con la maglia degli Oklahoma City Thunder lo vide vincere l’MVP a suon di prestazioni dominanti. Dopo appena un anno, dunque, il duo Harden-Westbrook sembra destinato a separarsi. Il Barba ha fatto sapere di avere intenzione di restare in Texas, ma un’ipotetica partenza dopo otto anni è tutt’altro che da escludere.

Ciclo finito per gli Houston Rockets? 

31 anni compiuti lo scorso 26 agosto, Harden è da anni a caccia di quello che sarebbe senza alcun dubbio il traguardo più importante della sua carriera, ossia il titolo NBA, soltanto sfiorato a più riprese con la maglia dei Rockets. La frustrazione per le ripetute sconfitte, i dissidi interni e il totale rinnovamento dello staff tecnico e dei quadri dirigenziali, con Stephen Silas e Rafael Stone al debutto nei rispettivi ruoli in luogo di Mike D’Antoni e Daryl Morey, in questo senso, potrebbero incidere e non poco.

Nel caso in cui Westbrook dovesse lasciare i Rockets (è questa l’intenzione dell’ex Thunder, ma il suo contratto rende molto difficile una trade), Houston potrebbe trovarsi costretta ad accelerare i tempi per il rebuilding e ad approfittare dell’elevatissimo valore di mercato di Harden, scambiandolo per ottenere il massimo possibile in cambio e iniziare un nuovo progetto. Se le cose dovessero andare in questa direzione, Harden farebbe sicuramente gola a quasi tutte le squadre della lega, ma i Rockets gli lasceranno scegliere la destinazione preferita, presumibilmente una contender già pronta per vincere l’anello: secondo Bobby Marks di ESPN, in cima alla sua lista figurano Miami Heat, Brooklyn Nets e Philadelphia Sixers.

Nel frattempo, il Barba ha pubblicato un post sul proprio profilo di Instagram per fare gli auguri di compleanno al suo amico e, almeno per il momento, compagno di squadra Russell Westbrook, che nella giornata di ieri ha compiuto 32 anni, smentendo dunque le indiscrezioni che riportavano di una possibile lite tra i due. Gli ex Oklahoma City Thunder sono molto amici e il loro rapporto è ancora ottimo: se Westbrook vuole cambiare aria, stando a quanto riportano numerose indiscrezioni, è perché non intende giocare per il proprietario Tilman Fertitta.

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