La seconda partita di Damian Lillard in maglia Miwaukee Bucks non è andata come la prima, tutt’altro: Dame e compagni sono stati travolti per 127-110 dagli Atlanta Hawks al Fiserv Forum e l’ex star dei Portland Trail Blazers ha segnato appena 6 punti, cosa che non accadeva dal 2020.
2 su 12 dal campo e 6 palle perse per Lillard, Giannis Antetokounmpo ha salvato le apparenze con 26 punti e 11 rimbalzi ma Milwaukee ha accumulato 23 palloni persi, un’enormità. Atlanta dal canto suo ha dominato dal secondo quarto in poi (37-22), con ben 8 uomini in doppia cifra. Trae Young ha segnato 20 punti con 11 assist, per Bogdan Bogdanovic dalla panchina 17 punti e per Clint Capela una doppia doppia da 12 punti e 12 rimbalzi, gli Hawks hanno mandato a bersaglio 15 triple su 37 tentate.
Per gli Hawks è anche la prima vittoria in stagione dopo le due sconfitte contro Hornets e Knicks.
Ai Bucks non è restato che portare a casa con loro il rovescio subito, e guardare avanti: “Ci stiamo ancora ambientando e conoscendo a vicenda con Giannis, si tratta di capire anche come iniziare una partita, come trovare ritmo anche senza avere spesso il pallone tra le mani. Come trovare le oppurtunità per mettermi in partita e rendermi utile“, ha detto Damian Lillard.
Per Antetokounmpo, Lillard “ha solo bisogno di continuare a tirare, noi ne abbiamo bisogno. E’ appena la seconda partita ed è prestissimo, capiremo che cosa funziona e cosa no, dove siamo bravi e dove non lo siamo ancora“.
L’occasione di riscattarsi sarà di quelle illustri, lunedì contro i Miami Heat verso cui Damian Lillard aveva chiesto la trade in estate. Le cose sono andate diversamente e Miami ha voltato pagina, senza peraltro brillare particolarmente in questo inizio di stagione. “Ma io sono a Milwaukee ora, avevo chiesto allora di essere mandato lì ma sono qui e sono contento di esserci. Per me è tutto finito con la trade. Non giocherò con motivazioni personali, con Butler e Adebayo siamo a posto“.