Home NBA, National Basketball AssociationNBA Passion App From Zero to Hero: Russell Westbrook

Oggi, in questa nuova puntata di “From Zero to Hero” andremo a parlare di una delle point guard (o guardia a tutti gli effetti) più forti della lega, maestro del pick& roll e guru del vestirsi male, ovviamente sto parlando del ragazzo con il numero 0 di Okc: Russell Westbrook!

Why Russell Wesbrook is an hero?

Prima di raccontarvi la sua storia, vorrei parlarvi di chi è Russell Westbrook come giocatore. Westbrook è un playmaker esplosivo, forte nelle uscite da un pick ‘n roll, bravo a crearsi spazio nell’ 1vs1 per tirare, ottimo nel ball handling, ha un buon, anche se non eccezionale tiro da 3 e poi, cosa che lo rende un playmaker particolare e diverso dagli altri, è il fatto di essere bravo, molto bravo nel penetrare per andare a canestro facendo qualche spezza caviglie condito con qualche altro dribbling, per poi schiacciare in faccia all’avversario. Ah e nell’ultima stagione ha smazzato anche moltissimi assist, raccolto molti rimbalzi. In una parola: una macchina da triple doppie, ma con qualche lato oscuro (Palle perse e gestione ultimi possessi).

“Però non credo che schiacci anche se davanti al canestro c’è un lungo”
penseranno alcuni di voi, e invece…

Russell Westbrook blooper dunk: Golden State Warriors at Oklahoma City Thunder

Nessuno è perfetto a questo mondo e anche Westbrook non lo è. Russell pecca a volte di un eccessivo individualismo, infatti spesso e volentieri tende a giocare in 1vs1 per poi scaricare la palla negli ultimi secondi in caso non riesca a fare niente, cosa che dovrà bilanciare visto lo sconvolgimento del roster, ma di quello parleremo più avanti. In breve RW0 è uno dei migliori giocatori della lega, in grado di incidere sul risultato di una partita, con l’unica pecca di essere un po’ troppo individualista.

La nascita di una leggenda

Russell Westbrook nasce a Long Beach, nella calda California, il 12 novembre del 1988. Come molti ragazzini, sognava di diventare un grande giocatore di pallacanestro, imitando le gesta del suo cestista preferito, in questo caso tale Earvin Johnson Jr, che giocava ai tempi di Magic Johnson, considerato uno dei più forti giocatori della storia della Nba.

Il piccolo Westbrook però, data la giovane età, poteva soltanto giocare nel campetto di Lawndale con il suo migliore amico Khelcey Barrs, con cui entrerà a far parte della squadra del Leuzinger High School,ed è li che Khelcey si impone come leader della squadra, diventandone ben presto la stella, mentre al giovane Westbrook non rimane che accontentarsi di un ruolo marginale.

Nonostante ciò la loro amicizia continua e diventa sempre più salda, finché un triste un triste giorno, al campetto di Lawndale, Khelcey si accascia a terra e muore a causa di un’ ipertrofia al cuore davanti agli occhi del suo amico, con cui ha condiviso sangue, sudore e passione; Westbrook dichiarerà in futuro di aver continuato a giocare a basket per lui e per il suo amico, portando e realizzando il sogno di entrambi: diventare uno dei più forti della NBA.

Gli anni passano e Russell viene “reclutato” dalla University of California Los Angeles (nota come UCLA), passando buona parte della prima stagione in panchina come seconda guardia tiratrice, Westbrook avrà la possibilità di giocare titolare, ma come playmaker, per colpa/grazie all’infortunio di Darren Collison. Grazie a questa fase da playmaker il talento nascosto di Westbrook può sbocciare in tutto e per tutto, cosa che farà arrivare UCLA alle Final Four della NCAA per 2 anni di seguito, da dove ne usciranno sconfitti.Alla fine della stagione 2007-2008 Westbrook si renderà eleggibile al draft.

 

Atto II: lo sbarco in Nba

Westbrook e Durant

Westbrook e Durant

“With the fourth pick in the 2008 NBA draft, the Seattle Supersonics select: Russell Westbrook, from UCLA”.

Russell Westbrook viene scelto alla quarta scelta assoluta, diventando un giocatore dei Seattle Supersonics (oggi Oklahoma City Thunder), nonostante i dubbi su di lui e nonostante la grande concorrenza: Danilo Gallinari, Eric Gordon, Kevin Love (che giocava ad UCLA con Westbrook), Serge Ibaka, Brook Lopez, Nicolas Batum, per citarne alcuni.

West si rivela un rookie in ascesa, realizzando in quella stagione 15 punti, 5 rimbalzi e 4 assist di media; impresa riuscita, sotto i 21 anni solo a Lebron James, Magic J, Allen Iverson e Chris Paul. Viene anche incluso nel NBA’s all-rookie first team con l’ amico Kevin Love e realizza anche una tripla doppia contro i Dallas Mavericks con 17 punti 10 rimbalzi e 10 assist. Westbrook però per esplodere totalmente dovrà aspettare la stagione 2010-2011 in cui una giovane Okc riesce ad arrivare ai playoff.

I giovani Thunder si rendono protagonisti di quella che forse è stata la serie più entusiasmante ed equilibrata degli ultimi anni: Memphis – Thunder conclusasi in un’incredibile gara 7 dopo vari ribaltamenti. Grazie alla vittoria contro il Grizzlies gli Okc del duo Westbrook-Durant arriveranno per la prima volta a contendersi il titolo della Western Conference, perdendo la serie 4 a 1 contro i futuri campioni della NBA, i Dallas Mavericks; più o meno la stessa cosa che è successa nella passata stagione 2015-2016, che ha visto gli Okc perdere la serie 4 a 3 contro i grandi Golden State Warrior, la squadra del record di vittorie e sconfitte ( 73 vittorie e 9 sconfitte!), oltre che campione Nba della stagione 2014-2015, serie inizialmente a favore degli Okc per 3 a 1, ma poi ribaltata dai Warriors.

Nella stagione successiva i Thunder si piazzeranno al terzo posto complessivo, riuscendo poi ad arrivare alle Finals dove, nonostante una gara 1 da favola e una gara 4 combattuta, verranno sconfitti dai Miami Heat dei grandi “Big Three”: Lebron James, Dwayne Wade e Chris Bosh.

Atto III: work in progress

Quest’estate  la franchigia di Oklahoma City ha dovuto dare addio a due pietre miliari dei Thunder: Serge Ibaka, che è andato a Orlando in una trade che ha fatto arrivare ai Thunder Victor Oladipo, Ersan Ilyasova e il rookie Domantas Sabonis, figlio dell’ononimo Arvydas Sabonis; e Kevin Durant, che ha deciso di “tradire” la sua squadra andando ai Warriors.W

Quest’anno quindi ci troveremo una Okc indebolita dalla partenza di KD, e quindi dall’assenza di una super star, ma troveremo un Okc giovane grazie all’arrivo di Oladipo e Sabonis, e un Russell Westbrook che darà il 110% per arrivare ai playoff! Oltre al fatto che adesso la maggior parte dei tiri decisivi andrà a Westbrook, che potrebbe addirittura veder salire la sua media, diventando un serio contendente per il titolo di Mvp (non che prima non lo fosse), ma di questo argomento tratto in questo articolo, che vi consiglio di leggere:

http://www.nbapassion.com/nba/russell-westbrook-lmvp-nel-suo-futuro-68037/

Una grande tempesta si sta avvicinando ad Oklahoma, riusciranno Russell e compagni a resistere, o verranno spazzati via?

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