Se per l’esito della draft lottery possono esultare New Orleans Pelicans, Memphis Grizzlies e Los Angeles Lakers, lo stesso non si può sostenere per i Chicago Bulls.
La squadra di coach Jim Boylen è “precipitata” sino al settimo posto nell’ordine di chiamata del draft NBA 2019, nonostante i Bulls avessero il 12.5% di possibilità di agganciare persino la prima scelta assoluta.
Un incidente di percorso che non scoraggia però John Paxson, Vice-President of Basketball Operations dei Chicago Bulls: “Dobbiamo superare il momento di delusione e rimetterci all’opera in fretta, c’è tanto lavoro da fare“.
“Il nostro impegno ed i nostri obiettivi non cambiano, dal draft arriverà comunque un altro ottimo giocatore, in free agency investiremo risorse su veterani in grado di aiutare la squadra“
Naufragato (sorprese a parte) il progetto di affiancare a Lauri Markkanen, Zach LaVine e Wendell Carter Jr. giocatori come Zion Williamson o Ja Morant, i Bulls dovranno selezionare il giocatore che meglio possa adattarsi al presente roster.
Have to believe Bulls will explore trade options. If they keep pick, players like Coby White, Darius Garland, Jarrett Culver and Cam Reddish could be in play.
— K.C. Johnson (@KCJHoop) May 15, 2019
Darius Garland da Vanderbilt e Cody White da North Carolina i nomi più interessanti per una squadra che dispone dei soli Kris Dunn e Ryan Arcidiacono nello spot di point-guard.
Difficile che il duo Paxson-Gar Forman possa puntare sul talentuoso Bol Bol da Oregon, in una squadra già forte di Lauri Markkanen e Carter Jr, mentre le piste DeAndre Hunter da Virginia, o Cam Reddish da Duke potrebbero rivelarsi più percorribili.
“Ci sono almeno 7 nomi, sette giocatori che seguiamo” Così Paxson a K.C. Johnson del Chicago Tribune “3 delle prime 4 scelte sono dirette ad Ovest, e questo per noi è un risvolto positivo“.