Suscita reazioni forti la risposta di Drew Brees, grande quarteback dei New Orleans Saints, al gesto che nel 2016 rese celebre Colin Kaepernick dei San Francisco 49ers, che in segno di protesta contro le violenze a fondo razzista negli USA iniziò ad inginocchiarsi ad ogni esecuzione pre-partita di “The Star-Spangled Banner”, l’inno nazionale Americano.
A Brees è stato chiesto cosa pensasse del fatto che il gesto di protesta di Kaepernick potesse essere ripreso dagli atleti NFL durante la prossima stagione: “Non sarei d’accordo. Per me la bandiera nazionale è sacra, e il suo fu un gesto che mi disturbò all’epoca. Kaepernick aveva tutto il diritto di parlare di un tema così importante, ma ci sono mille altri modi di manifestare il proprio dissenso, piuttosto che non rispettare la bandiera a stelle e strisce. Non sarò mai d’accordo con chi non rispetta la bandiera americana o il nostro Paese“.
Una posizione giudicata insensibile, quella di Drew Brees, e che ha attirato tante critiche nel mondo dello sport USA. A Brees viene contestato il fatto di non aver ancora compreso le ragioni ed il forte significato simbolico del gesto di Colin Kaepernick, gesto replicato in questi giorni dai manifestanti nelle strade d’America.
LeBron James risponde a Drew Brees: “Non ha davvero capito”
Il più sorpreso tra tutti è LeBron James: “Wow, (Brees, ndr) non ha davvero ancora compreso perché Kaepernick si inginocchiava? Non ha niente a che vedere col rispettare o meno la bandiera USA ed i nostri soldati che tengono libero il nostro Paese. Mio suocero è stato un militare, e ricordo che gli ho sempre fatto tante domande sulla sua scelta, e lo ho sempre ringraziato. Mi ha detto che non ha mai pensato che la protesta pacifica di ‘Kap’ fosse offensiva, perché sia lui che io sappiamo cosa sia giusto e cosa sia sbagliato!“.
WOW MAN!! ??♂️. Is it still surprising at this point. Sure isn’t! You literally still don’t understand why Kap was kneeling on one knee?? Has absolute nothing to do with the disrespect of ?? and our soldiers(men and women) who keep our land free. My father-in-law was one of those https://t.co/pvUWPmh4s8
— LeBron James (@KingJames) June 3, 2020
Atleti NFL come Richard Sherman (San Francisco 49ers) si sono dissociati dalle parole di Drew Brees: “Ha perso la testa. Quella sua scelta di tentare di evitare una questione spinosa, mettendoci di mezzo i militari, è una parte del problema. Eppure c’erano anche dei neri nell’esercito a combattere fianco a fianco con suo nonno, ma non sembra così a quanto pare“.
Ancora più diretto Malcolm Jenkins, safety dei Saints e compagno di squadra di Brees: “Ho pensato a come rispondere alle parole di Drew Brees, ho fatto dei video e detto cose di cui non ritiro nulla. Voglio che la gente capisca davvero la nostra lotta, e come ci si senta con tutto quello che sta accadendo”. In un primo video di risposta, Jenkins aveva invitato Brees a “chiudere quella c***o di bocca“.
Aaron Rodgers: “E’ il momento di ascoltare e imparare”
C.J. McCollum, star dei Portland Trail Blazers, compara le parole di Drew Brees a quelle di Aaron Rodgers, leggenda dei Green Bay Packers. Rodgers ha postato sui suoi canali social un messaggio di supporto alle proteste: “Qualche anno fa fummo criticato perché durante l’inno ci stringevamo fingendo di incatenarci… bandiera e inno non c’entravano e non c’entrano nulla, soprattutto ora. E’ tempo di ascoltare e imparare, e poi di passare dalle belle parole all’azione“.
E McCollum ha sancito: “Ci vorrebbero più Aaron Rodgers e meno Drew Brees. L’ignoranza non è una scusa, ti troverai sempre a dover affidare un pallone a quei compagni che non hai voluto supportare“.
Stephen Jackson, ex giocatore NBA e amico personale di George Floyd, il 46enne ucciso dall’agente di polizia Derek Chauvin durante le operazioni di arresto a Minneapolis, ha commentato: “Fanc**o Brees. Cattivo tempismo, davvero, giochi e vivi a New Orleans, e con tutte le persone di colore di NOLA che fanno il tifo per te, beh avresti potuto essere più sensibile. Eppure, hai pensato a tenerti buoni i tuoi compagni di squadra bianchi… è questo ciò che non funziona, e che deve cambiare… onore a Michael Thomas (giocatore dei Saints, ndr)”. Thomas ha scelto di non infierire su Brees ma ha rilanciato alcuni tweet critici sul suo compagno di squadra.
He’s beyond lost. Guarantee you there were black men fighting along side your grandfather but this doesn’t seem to be about that. That uncomfortable conversation you are trying to avoid by injecting military into a conversation about brutality and equality is part of the problem https://t.co/ON81UsOWPw pic.twitter.com/HH3EVTIH8p
— Richard Sherman (@RSherman_25) June 3, 2020