Se la festa dei Golden State Warriors ha investito giustamente tutti i membri della franchigia, ce ne è uno che sicuramente starà dando a questa vittoria ancora più valore. Si tratta di Klay Thompson, che fino al suo rientro aveva vissuto due anni e mezzo di calvario dopo il primo infortunio rimediato nelle Finals 2019 contro i Toronto Raptors.
“Oggi mi sentivo alla grande.” ha raccontato “La gente mi dava del pazzo perché avevo detto che questa stagione dovevamo puntare per forza al titolo. Ma io avevo visto come eravamo partiti. Sapevo che avevamo la possibilità di compiere qualcosa di speciale. Ed eccoci qui. È incredibile.”
Alla fine dei conti, Klay non ha trascinato i suoi in questa gara 6 come fatto in passato. Anzi, ha giocato una gara quasi in ombra con 12 punti e 5 su 20 dal tiro. Però, questo non piò di certo togliere valore al lavoro compiuto negli ultimi anni per recuperare e tornare tra i leader dei suoi Warriors.
“Troppi chiacchieroni, troppi che dubitavano di noi.” ha continuato “Ma sai cosa, fai entrare tutto nel tuo serbatoio e continui a tirare dritto. Ho una memoria da elefante. Io non dimentico. C’erano persone che provavano a tirarci giù.”
E a proposito di memoria da elefante, Thompson ha citato in conferenza stampa un tweet di Jaren Jackson Jr. Ciò che fa specie è che risalga allo scorso 29 marzo, quando i Memphis Grizzlies superarono gli Warriors per 123-95 in stagione regolare. Un tono canzonatorio, uno scherno breve ma significativo: “Strenght in numbers”, da anni il motto di questa dinastia.
Quasi tre mesi dopo, Klay ha sciolto quanto si era legato al dito: “C’era questo giocatore dei Grizzlies che ha twittato Strenght in numbers dopo che ci avevano battuto. Mi aveva fatto arrabbiare così tanto… Non vedo l’ora di retwittarlo. Brutta s**a. Quando lo vidi pensai: ‘questo clown’… Ok, scusate, mi era appena tornato in mente. Ci vuoi prendere in giro? Tu non eri mai arrivato dove conta davvero. Noi sì, sappiamo cosa serve. Ed esserci di nuovo, wow.”
Insomma, i festeggiamenti per il quarto titolo di quella che è a tutti gli effetti una dinastia continueranno ancora. E a pieno merito, anche a costo di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.