Il primo test importante per i Cleveland Cavs autori di una delle migliori partenze nella storia NBA, è arrivato e passato. E la squadra di coach Kenny Atkinson non l’ha superato seppur lottando, con un KO per 120-117 al TD Garden contro i Boston Celtics.
I Cavs (15-1) hanno avuto a Boston la forza di recuperare uno svantaggio di 20 punti accumulato nel terzo periodo, e in una serata in cui i Celtics hanno mandato a bersaglio 22 triple sulle 41 tentate. Uno dei dati positivi con cui Cleveland esce dalla serata, assieme ai 22 punti con 11 rimbalzi e 6 assist di Evan Mobley e alla prova di una panchina solida sebbene corta, senza Caris LeVert e Isaac Okoro infortunati. La bocciatura senza appello l’ha rimediata Darius Garland, disastroso con 3 su 21 dal campo e tanti errori in layup e da sotto, che hanno favorito la transizione offensiva dei Celtics, già letale di suo. Garland è stato aggressivo ma a vuoto e ha fatto mancare appoggio a Donovan Mitchell, autore di 35 punti in 40 minuti.
Boston è la solita macchina. Jayson Tatum ha segnato 33 punti con 6 su 10 da tre compresa una tripla allo scadere del terzo periodo, dopo aver messo a sedere il povero Georges Niang, per JT anche 12 rimbalzi e 7 assist. Al Horford ha chiuso con 20 punti e 7 rimbalzi, c’è tanto della sua difesa in aiuto nella serata misera al tiro di Garland, per Derrick White 19 punti e per Payton Pritchard 13 punti dalla panchina. I Celtics hanno segnato 39 punti nel secondo quarto e ne hanno subiti 40 nel terzo, quando Cleveland è tornata in partita dal -21.
Donovan Mitchell ha definito la partita contro i Celtics “un metro di misura per noi, volevamo vedere a che punto eravamo senza però dare troppo peso a una sola partita. A aprile saremo una squadra diversa da oggi. Un bel test, peccato per la sconfitta. La striscia di vittorie? E’ stato bello scrivere un pezzetto di storia della NBA ma è già alle nostre spalle, l’importante è che ci siamo goduti il momento. Ma è ancora novembre e non ci sono titoli in paio a novembre…“.
“Nel secondo quarto hanno segnato tutto ed è stato davvero troppo da incassare” così coach Atkinson “Nel secondo tempo siamo cresciuti noi ma era forse troppo tardi. I Celtics sono davvero forti, noi abbiamo tante cose su cui migliorarci“. Per Evan Mobley il dato migliore “è stato il modo in cui siamo rientrati in gara, abbiamo iniziato non troppo bene e ci siamo un po’ sparati nei piedi da soli. Un bel test e abbiamo dimostrato che possiamo battere chiunque“.