Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti I Knicks post deadline sono da Finals. E guardano a LeBron James

I Knicks post deadline sono da Finals. E guardano a LeBron James

di Michele Gibin
knicks

I New York Knicks sono stati proclamati come “la squadra che ha vinto alla trade deadline” praticamente all’unanimità. E se avete seguito la storia recente dei Knickerbockers sapete fin troppo bene che non è sempre stato così.

Alla deadline i Knicks hanno speso una lunga lista di giocatori per loro ormai superflui come Evan Fournier, Malachi Flynn, Ryan Arcidiacono e Quentin Grimes che aveva vissuto il suo quarto d’ora di celebrità (meritata!) lo scorso anno, e sono andati a prendere da Detroit Alec Burks e Bojan Bogdanovic, per costruire quello che sulla carta è il roster più profondo della NBA.

Sulla carta, perché Julius Randle si è infortunato, OG Anunoby si è operato al gomito e Mitchell Robinson è fuori da novembre. Tutti e tre dovrebbero rientrare in tempo per la fine della stagione e i playoffs, i Knicks ne avranno bisogno per arrivare lì dove vogliono arrivare. Le loro mosse alla trade deadline sono una dichiarazione d’intenti da cui, infermeria permettendo, non si torna indietro.

Bogdanovic e Burks saranno utilissimi per tamponare il periodo, ancora lunghetto, d’assenza di Randle e Anunoby. Sotto canestro Precious Achiuwa e Isaiah Hartenstein possono reggere il forte anche senza Robinson, i Knicks sono quarti per defensive rating nelle ultime 15 partite e secondi per percentuale di rimbalzi controllati a partita. Jalen Brunson, che si è scavigliato contro i Grizzlies, sta giocando da All-NBA e avrebbe dovuto partire titolare all’All-Star Game al posto di Damian Lillard.

I Knicks sono quarti nella Eastern Conference a pari record con i Milwaukee Bucks, squadra che a guardarla sembra davvero incartata (no, Pat Beverley non risolverà i problemi) e rischia il tonfo clamoroso. I Philadelphia 76ers hanno perso Joel Embiid per infortunio e senza di lui sanguinano in difesa e non hanno una chance di reggere il ritmo delle prime 4, forse delle prime 6. Embiid potrebbe rientrare in tempo per la fine della regular season, ma ci crederemo quando avverrà e non un secondo prima.

Cleveland Cavs e Boston Celtics sono due animali diversi. I Celtics sono la miglior squadra della NBA, finiranno salvo sorprese col miglior record stagionale. I Cavaliers non perdono più, sono rientrati Evan Mobley e Darius Garland e Jarrett Allen avrebbe dovuto andare all’All-Star Game al posto di Randle o Tyrese Haliburton e invece c’era da lanciare Scottie Barnes, e quindi niente. In attesa di vedere se i Bucks risolveranno i loro problemi (spoiler, no), i Knicks si sono attrezzati per dichiarare guerra sportiva a Celtics e Cavs e fare la corsa su di loro.

La depth chart dei New York Knicks dopo la deadline? E’ impressionante:

  • Jalen Brunson (Miles McBride, Donte DiVincenzo)
  • Donte DiVincenzo (Josh Hart, Alec Burks)
  • OG Anunoby (Josh Hart, Bojan Bogdanovic)
  • Julius Randle (Bojan Bogdanovic, Precious Achiuwa)
  • Isaiah Hartenstein (Precious Achiuwa, Jericho Sims)

E non abbiamo volutamente inserito Mitchell Robinson sul cui rientro c’è più di un dubbio.

I nuovi Knicks sono profondi e versatili, con Anunoby e Bogdanovic potranno giocare anche senza Randle o con Randle da centro. Con DiVincenzo, storicamente un buon rimbalzista, e Josh Hart che è il Moses Malone delle guardie NBA, New York può giocare (come sta facendo in questo periodo di tante assenze) con 5 “piccoli”, alzare il ritmo e mettere tanti tiratori accanto a Brunson.

In difesa, l’aggiunta di Anunoby, Burks e Bogdanovic servirà a proteggere Brunson e a rendere più complicati i raddoppi sull’ex Mavs. E quando ai playoffs Jalen Brunson sbatterà giocoforza contro il suo limite principale, ovvero il suo 1.88 di altezza, dall’altra parte non ci saranno più solo l’ondivago Julius Randle da post-season o RJ Barrett come alternative.

OG Anunoby e Bojan Bogdanovic hanno giocato tante serie e partite di playoffs importanti. Bogdanovic ha giocato a Utah quando i Jazz erano una contender con Donovan Mitchell e Rudy Gobert, e ancora prima aveva battagliato con LeBron James ai tempi degli Indiana Pacers. Anunoby a Toronto dal 2019 al 2022 ha accumulato esperienza e reps, come si chiamano in inglese: saranno entrambi pronti.

Nel rimodellare il proprio roster inoltre, i New York Knicks non hanno speso nessuna prima scelta futura al draft. Ai Pistons hanno spedito due seconde scelte nella trade Bogdanovic-Burks, per Anunoby a dicembre solo una seconda scelta del draft NBA 2024, peraltro di proprietà dei Pistons. E questo significa che dal draft e dalla free agency 2024 avranno tutte le loro prime scelte fino al 2031 (al giro di calendario NBA), più le due scelte aggiuntive al primo giro di proprietà di Mavs e Pistons, da spendere per il proverbiale grande colpo.

Quale? La free agency 2024 non sarà ricchissima. Se non prolungherà il suo contratto con i Clippers, Paul George sarà il giocatore più forte a disposizione, con Pascal Siakam (che resterà ai Pacers), Klay Thompson, James Harden, DeMar DeRozan e Tobias Harris a ruota.

LeBron James avrà una player option da 51.4 milioni di dollari da esercitare o meno. E se non pensassimo almeno che LBJ pensi che noi pensiamo che lui pensi… beh, saremmo quantomeno ingenui.

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