Gli Utah Jazz portano la propria striscia di vittorie consecutive a nove e pone gli Utah Jazz al secondo posto nella Western Conference. La gara che ha preceduto questa serie di successi era una sconfitta al Madison Square Garden di New York. E la stessa squadra di Tom Thibodeau si era posta nella posizione di porre fine a questo trend. Al termine del primo tempo, i New York Knicks costruiscono un vantaggio di 13 punti. In questo frangente, Donovan Mitchell, Mike Conley e Bojan Bogdanovic combinano per un totale di 1 canestro su 19 dal campo. Allora, in seguito alla sconfitta, Rudy Gobert inquadrò quel risultato come una vittoria. Perché permise di comprendere cosa fosse necessario per diventare una grande squadra. La medesima maturità ha spinto gli Utah Jazz a ribaltare lo svantaggio. Le chiavi di questa risalita sono la difesa ed il tiro dalla distanza.
Gli Utah Jazz sono primi nella lega per numero di tiri da tre punti tentati a gara. Questi vengono convertiti con il 39.7%, la seconda miglior percentuale tra le 30 squadre. Nel terzo periodo sono ben 6 le triple segnate che portano lo svantaggio ad 1 solo punto e aprono la strada per la chiusura del discorso. La estrema validità della strategia difensiva degli Utah Jazz, terzi per efficienza, si traduce nel costringere gli avversari a prendere tiri a bassa percentuale di realizzazione. La squadra di Quin Snyder è ultima nella lega per numero di palloni rubati, solamente 5.8 di media. Ciò nonostante, è seconda per percentuale effettiva dal campo dei suoi avversari. Questa statistica si disloca nel 48.9% da due punti, ancora secondi nella lega, ed il 35% da tre punti, dato che ricopre la settima posizione. Nel decisivo secondo tempo, i New York Knicks hanno segnato solamente 12 canestri dal campo.
Ogni notte un protagonista per gli Utah Jazz
Nella vittoria finale per 104-98 degli Utah Jazz sui New York Knicks, brilla Royce O’Neale che registra il suo massimo in carriera con 20 punti. La sua importanza all’interno delle strategie di squadra appare sottovalutata. Ora, stabilmente nel quintetto iniziale, sta assumendo il ruolo di difensore specialista a cui accollare l’avversario più arduo da marcare. Spesso ancorato a Julius Randle, tenuto al 37.5% dal campo. Inoltre, la difesa degli Utah Jazz ha apportato aggiustamenti immediati nei confronti di Austin Rivers, dopo un primo tempo da 25 punti. Un notevole tabellino che è poi rimasto invariato sino al termine della gara. Costante è la doppia-doppia di Rudy Gobert, a cui si aggiungono 4 stoppate. Il centro francese è secondo nella lega per plus-minus. Prima di lui solamente Mike Conley.
Protagonista di una prima stagione con gli Utah Jazz dove le incertezze superavano di gran lunga le qualità viste negli anni precedenti. L’attuale inizio di stagione lo vede ampiamente coinvolto nelle dinamiche offensive di squadra. Le percentuali al tiro sono in crescita, così come le medie di punti ed assist. Per Mike Conley e Rudy Gobert il dato del plus-minus nella vittoria contro i New York Knicks è di +27, un risultato eccellente che dimostra anche quanto la presenza di questi giocatori sia positivamente beneficiante per i risultati di squadra. “Mi sto trovando sempre più a mio agio nel sistema, e questo mi permette di riconoscere ogni situazione e decidere quando è necessario che sia più aggressivo.” I dati riportati sono la traduzione di queste parole di Mike Conley. Una serata non eccelsa per Donovan Mitchell, che chiude con 9 punti con il 20% dal campo.
Lo stato dello Utah nella controversia Shaq-Mitchell
Ciò che avrebbe dovuto rappresentare un episodico scambio di vedute tra Shaquille O’Neal e Donovan Mitchell, ha invece decisamente oltrepassato il confine di una semplice intervista post-gara. Ora analista per TNT, Shaquille O’Neal ha provocato la stella degli Utah Jazz dicendo che non possiede quanto necessario per diventare una superstar. Come riferisce ESPN, lo stato dello Utah ha preso posizione contro una “sgraziata intervista post-gara mascherata da discorso di incoraggiamento.” La risoluzione pubblicata comunica inoltre che la considerazione di Shaquille O’Neal “è ancor meno accurata del suo 50.4% ai tiri liberi nei playoffs.”
Al di fuori di questa cornice umoristica, Donovan Mitchell sta contribuendo a rendere gli Utah Jazz una delle squadre più temibili nella lega. Con 23.4 punti, 4.9 assist e 4.4 rimbalzi di media. Nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Kobe Bryant, che proprio contro gli Utah Jazz mise il sigillo finale della sua carriera, Jordan Clarkson ha voluto ricordare i momenti trascorsi come suo compagno di squadra. “La crescita che vedete in me e Julius Randle non sarebbe stata questa se non fosse per Kobe Bryant. Ai tempi dei Lakers, non ha mai smesso di spingerci al nostro meglio, a lavorare, sia in palestra che nei continui uno contro uno, in ogni cosa. È parte fondamentale di tutto questo.”
Da sottolineare anche la speciale iniziativa di Ryan Smith, nuovo proprietario degli Utah Jazz. Per l’attuale stagione, ad ogni vittoria della squadra pagherà un percorso di studi completo ad un ragazzo che si trova in condizioni familiari difficili. La striscia di successi, ora a 9 mentre sono 13 totali, ha un motivo incredibilmente più valido per proseguire, ancor più di un record statistico. Gli Utah Jazz attendono i Dallas Mavericks per portare una gioia maggiore nelle case di giovani studenti e tifosi.