La “rivalità” tra Jimmy Butler e T.J. Warren è ufficialmente finita. Ad affermarlo è proprio il giocatore dei Miami Heat, che alle porte del primo turno dei playoffs, proprio contro gli Indiana Pacers in cui gioca Warren, ha voluto fare chiarezza su tutte le voci che circolano da un po’ di tempo. “Guardate, io voglio solo giocare a basket,” ha detto Butler in un’intervista dopo l’allenamento di sabato. “Io andrò là fuori e sarò il miglior giocatore in campo. È per questo che sono a Miami. Non ho paura di affrontare nessuno. Può finire qui. Questa questione è morta e me la farò passare. A tutti piace questa storia, ma il mio compito non è sconfiggere T.J. Warren, ma aiutare i Miami Heat a sconfiggere gli Indiana Pacers.”
La “faida” tra Butler e Warren è saltata all’occhio dopo la partita dell’8 gennaio scorso quando, contro i Pacers ad Indianapolis, i due giocatori non se le sono mandate a dire e gli staff delle due squadre hanno dovuto separarli. Dopo la partita, il 5 volte all-star, ha detto ai microfoni dei giornalisti che Warren era “spazzatura” e che non era in grado di marcarlo.
La regular season non conta nulla per l’ex giocatore dei Bulls
Gli Heat, poi, hanno avuto la meglio anche nella prima partita fra queste due squadre nella bolla, vincendo così tre partite su quattro in regular season. Ma per l’ex giocatore dei Timberwolves non conta niente vincere in regular season, ma piuttosto nella post-season.
“Penso che non interessi a nessuno che noi abbiamo vinto tre delle quattro partite e che loro ne hanno perse tre su quattro. Adesso è un nuovo tipo di basket. È uno periodo dell’anno questo. I nervi saranno tesi al massimo. Per questo non possiamo essere concentrati su quello che è successo nel passato. Quello a cui dobbiamo pensare ora è come migliorare sempre di più e come possiamo battere questa squadra quattro volte. Quindi quello che è successo nella stagione regolare deve stare là. Ora è tempo di giocare il miglior basket possibile. È ora di far qualsiasi cosa pur che la tua squadra riesca a vincere. So che io, i miei compagni, gli allenatori, questa società sanno che io sono capace di fare questo, quindi è ora che io vada là fuori e faccia questo per aiutare la mia squadra a vincere,” ha detto l’ex prodotto di Marquette.
Sia i compagni che lo staff credono in Jimmy Butler
“Se non sapete niente, andate a vedere il suo curriculum,” ha detto il suo compagno di squadra Jae Crowder. “Ora è quando si ravviva, quando la pressione sale e ha le spalle al muro e vuole provare a tutti che noi come squadra diretta da lui, possiamo vincere le partite. E io penso che questo basti per far vedere che tipo di persona è e che tipo di giocatore è e quanto lavora sodo per arrivare a tutto questo. Non penso che lui senta la pressione addosso. Penso che collettivamente sentiamo di essere sulla stessa lunghezza d’onda e che possiamo far bene in questi playoffs se giocheremo duro e se faremo quel che dovremo fare per vincere le partite.”
Anche il coach degli Heat Erik Spoelstra ha elogiato Butler per quanto riguarda la sua etica del lavoro e la sua leadership durante tutta la stagione, e anche lui pensa che la posta in gioco che c’è nei playoffs farà uscire tutto il meglio dall’ex giocatore dei Sixers. “Ha scelto noi per una ragione, e noi abbiamo scelto lui per una ragione,” ha detto Spoelstra. “E finalmente siamo qui. Questo è quello che stavano aspettando tutti, la competizione e l’intensità delle partite, farà vedere a tutti di che pasta sei fatto.”
“Sarà una lotta,” ha detto Butler. “Ma io penso che abbiamo qualche lottatore.”
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— Miami HEAT (@MiamiHEAT) August 15, 2020