Jonathan Isaac degli orlando Magic è il primo giocatore NBA a scegliere di non inginocchiarsi durante l’esecuzione dell’inno nazionale americano prima della partita, assieme ai suoi compagni. Isaac ha assistito all’inno in piedi e senza indossare la maglietta nera “Black Lives Matter” portata dagli altri giocatori e membri delle panchine.
Naturalmente non esiste alcun obbligo in tal senso, ognuno è libero di scegliere il comportamento che desidera, e dopo la larga vittoria dei suoi Magic contro i Brooklyn Nets, Jonathan Isaac ha così motivato la sua scelta.
“Credo fermamente che le vite dei neri contino“, spiega l’ala dei Magic “Tante cose hanno portato a questa mia decisione, e credo che inginocchiarsi e indossare una maglietta non servano a supportare Black Lives Matter (…) non la ritengo una risposta, a supportare Black Lives Matter è il Vangelo, tutte le vite sono supportate dai Vangeli. La cosa peggiore che si possa fare è commettere degli errori e puntarsi il dito contro, decidendo quale sia il peggiore (…) i miei compagni ed io abbiamo avuto un meeting prima della gara, loro sanno chi sono e come la penso, e lo rispettano. La mia non è una posizione presa per farmi notare o vedere, e loro lo sanno, io sono solo un umile servitore di Gesù Cristo“.
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— Orlando Magic (@OrlandoMagic) July 31, 2020
“Ciascuno di noi ha le sue idee e sentimenti diversi a riguardo”, prosegue Jonathan Isaac “E so che le persone penseranno chissà cosa della mia scelta. Ripeto, è qualcosa che non ritengo utile alla causa di Black Lives Matter, noi tutti stiamo cercano di farci sentire e ottenere qualcosa di concreto, e questo è il mio modo di contribuire, stando in piedi e non indossando una t-shirt“.
Il compagni di squadra Evan Fournier appoggia in pieno la scelta di Isaac: “E’ una scelta, e non c’è neppure bisogno di spiegazioni, noi ci siamo inginocchiati perché abbiamo deciso così, lui ha deciso di non farlo. E noi siamo con lui“.
Coach Steve Clifford parla di “decisione personale” del suo giocatore: “Se qualcuno non vuole inginocchiarsi, non abbiamo alcun problema a riguardo, Isaac ha il mio supporto, quello dei suoi compagni e della sua squadra“.
Anche Gregg Popovich resta in piedi durante l’inno nazionale
Anche coach Gregg Popovoch dei San Antonio Spurs ha scelto di non inginocchiarsi durante l’esecuzione dell’inno nazionale americano, prima della sfida contro i Sacramento Kings di venerdì.
Il leggendario allenatore degli Spurs non ha dato spiegazioni per la sua decisione, “C’è ma la tengo per me. E’ una scelta personale che tutti noi dobbiamo fare, la NBA ha fatto un ottimo lavoro a riguardo e tutti hanno la libertà di decidere come comportarsi. Quale che sia stato il motivo, io ho deciso così“.
Assieme a Gregg Popovich anche l’assistente allenatrice Becky Hammon ha assistito in piedi all’inno. “Non c’è alcun problema con questo“, così DeMar DeRozan dopo la vittoria degli Spurs per 129-120 contro i Kings “E’ una loro decisione ed è presa con il cuore, esattamente come noi che ci inginocchiamo abbiamo fatto. Popovich è sempre stato attivo per la causa, Becky (Hammon, ndr) è sempre stata in prima linea nella lotta per la parità di genere sin dai tempi della WNBA. Non possiamo assolutamente permetterci di svilire nessuno che non vuole prendere parte ad una manifestazione di gruppo. Hanno il mio supporto“.
Jonathan Isaac dei Magic è da alcuni mesi un Ministro del Culto alla Jump Ministries Global Church di Orlando, coach Gregg Popovich ha come noto una formazione militare, ha frequentato l’università a Air Force.