Continua, anche a mesi di distanza, la discussione tra Steve Kerr e Jayson Tatum riguardo il minutaggio di quest’ultimo alle Olimpiadi di Parigi. Ai tempi infatti aveva fatto molto discutere la scelta del coach di Golden State di panchinare Tatum in semifinale contro la Serbia. In occasione del primo match stagionale tra i Celtics di Jayson e gli Warriors di Kerr, questa diatriba è ri-saltata fuori. Prima dell’incontro Steve ha detto di non aver rimpianti su come ha gestito il minutaggio di Team USA, vista anche la conquista dell’oro.
“Fin dal ritiro a Las Vegas, era chiaro a tutti che avevamo lo stesso obiettivo”, ha detto Kerr ai giornalisti. “Avevamo 12 Hall of Famer e ci siamo semplicemente impegnati per vincere, e abbiamo vinto la medaglia d’oro. Non ho rimpianti, anche se non mi è piaciuto non far giocare Jayson contro la Serbia, non far giocare Embiid contro il Sud Sudan. Non sono decisioni divertenti. Ma i nostri ragazzi sono stati tutti fantastici, uniti l’uno con l’altro e decisi a vincere la medaglia d’oro”.
Ad ogni modo Tatum ha preso forza da queste parole, chiudendo la partita contro i Dubs con 32 punti e 5 triple, che però non sono bastati per portarsi a casa la vittoria. A spuntarla infatti è stata Golden State, protagonista di un ottimo avvio di stagione con un record di 7-1, che li vede 2° pari con OKC ad Ovest. Da questa storia possiamo dire che sia Kerr che Tatum ne escono vincitori. Il primo confermandosi un coach eccelso in grado di ridare linfa ad un gruppo che l’anno scorso sembrava essersi perso. L’altro guidando i suoi Celtics con una prima frazione di regular season da dominatore assoluto, con 30.2 punti, 7 rimbalzi e 4.8 assist di media. Aspettiamo ora il 20 gennaio per assistere alla rivincita.