Poco meno di una settimana fa JR Smith ha firmato con i Los Angeles Lakers per prendere il posto di Avery Bradley che aveva comunicato di non voler partecipare alla ripresa della stagione NBA 2019/20 per motivi sanitari e personali.
L’ex Nuggets, tuttavia, non gioca dall’autunno del 2018 dopo essere stato tagliato dai Cleveland Cavaliers dell’era post-LeBron James. Smith ha rivelato di aver sofferto di depressione per una così lunga lontananza dal campo. “Ho attraversato davvero un brutto periodo per parecchio tempo. E’ durato per alcuni mesi. Io sono un grande giocatore di videogiochi e non ho toccato nemmeno NBA2K. Non volevo allenarmi, né giocare ai videogiochi: non volevo a vere nulla a che fare col basket”.
La chiamata ricevuta da una delle squadre più accreditate per la vittoria finale lo ha letteralmente elettrizzato: “Ora più che mai, voglio assaporare ogni momento per quello che è senza pensare a quello che sarà il prossimo anno. Voglio solo godermi ogni istante possibile che riesco ad afferrare”.
La macchia dell’errore nelle Finals 2018 e il rapporto con LeBron James; parla JR Smith: “Abbiamo un bel equilibrio”
JR Smith ritroverà ai Lakers il vecchio compagno di squadra LeBron James col quale ha giocato quattro finali consecutive a Cleveland. Solo una di quelle finali è stata vinta dalla squadra dell’Ohio, mentre le altre tre sono finite nelle mani dei Golden State Warriors. L’ex Knicks aveva avuto un ruolo decisivo nella vittoria del titolo del 2016, ma viene ricordato soprattutto per il clamoroso errore in gara 1 delle NBA Finals del 2018, in cui a pochi secondi dal termine, quando il punteggio era pari, dopo aver afferrato un rimbalzo, invece di andare a punti è corso verso la propria metà-campo pensando di essere in vantaggio.
Il tutto mentre LeBron lo implorava sconcertato di attaccare. Per questo episodio Smith è stato la vittima di innumerevoli meme su Internet che continuano a bersagliarlo. Intanto, lui stesso rivela come King James sia un compagno di squadra molto esigente. “Prima di tutto, so come LeBron possa andare fuori di testa e ci sono persone che non sanno come comportarsi. Questo ti dà quel livello di comprensione da dove passa la vittoria”.
Poi ha continuato sul loro rapporto: “E’ un bel equilibrio il nostro. Perché lui sa che può sfidare chiunque e io allo stesso modo lo sfido. Quando incontri una persona di quel livello, sei un po’ intimidito. Ma è qualcosa che io non ho mai avuto. Parlare con lui penso sia la cosa più importante dato che è l’unico modo in cui possiamo crescere come uomini e come squadra”.
Senza ombra di dubbio, JR Smith non andrà a ricoprire il ruolo da titolare lasciato vacante da Bradley. Soprattutto perché non vede il campo da quasi due anni. Il suo ruolo sarà quello di portare qualche minuto di qualità dalla panchina, senza far rimpiangere le prime linee mentre rifiatano.