Senza Jarred Vanderbilt, Rui Hachimura, Gabe Vincent e Taurean Prince i Los Angeles Lakers si schiantano per 120-101 all’Amway Center di Orlando contro i Magic di Paolo Banchero e Franz Wagner.
E quel che è peggio, confermano un trend sinistro di questo inizio di stagione, ovvero il computo fortemente negativo nei primi quarti delle partite fin qui giocate. A Orlando i Magic segnano 39 punti nel primo periodo (39-25) e per LeBron James e compagni inizia un’altra salita, che questa volta li vede attardati: i Magic tengono il vantaggio costantemente sui 20 punti e vincono la quarta partita su 6 giocate fin qui.
LeBron resta in campo per 35 minuti con 24 punti, 9 rimbalzi e 5 assist ma anche tanta fatica in difesa contro Paolo Banchero. L’ex Duke segna 25 punti con 7 rimbalzi e 10 assist, senza Hachimura e Prince, coach Darvin Ham è costretto a mettere James più del dovuto sulle sue piste. Anthony Davis chiude con 28 punti, 13 rimbalzi e 7 stoppate ma i Lakers non riescono minimamente a sfruttare l’assenza per infortunio di Wendell Carter Kr e cedono per 51-40 a rimbalzo, Orlando cattura ben 19 rimbalzi d’attacco. Per Franz Wagner ci sono 26 punti in 33 minuti.
In 6 partite fin qui giocate in stagione, i Lakers hanno perso i primi quarti in totale per 210-101. Contro Orlando le assenze sono una giustificazione parziale ma occorre ricordare come ai Magic mancassero Carter Jr e Markelle Fultz, tenuto a riposo. Dopo la partita coach Ham ha individuato nei rimbalzi il problema più grosso: “Non esistono schemi per i rimbalzi, bisogna solo andare a prendersi il pallone. Quando parte il tiro, tu cerchi il tuo uomo, lo tagli fuori, spingi e sgomiti e il più aggressivo prende la palla. Punto“.
“I primi quarti? Si tratta di approccio mentale, oggi ci hanno surclassato sul piano dell’energia. Hanno segnato i loro tiri e giocato sempre in velocità, e sono andati tutti a rimbalzo. Per noi è stato davvero un passo indietro“.
Anche LeBron James ha parlato dei problemi a rimbalzo dei Lakers: “Il taglia fuori serve ma non è tutto. Se uno è più grosso di te, lo è e basta, alla fine perdi comunque a rimbalzo. A noi aiuterebbe avere i nostri lunghi (Vanderbilt e Hachimura, ndr) però dobbiamo fare meglio“. James ha poi scelto un paragone con la NFL per spiegare il momento dei suoi Lakers: “Siamo come i Pittsburgh Steelers, in questa stagione non hanno ancora corso o segnato più punti delle avversarie ma hanno un record vincente“, di 5-3 per la precisione.