A un mese dall’inizio del processo, che a questo punto non si terrà, l’ex Gm dei Dallas Mavs Donnie Nelson ha rinunciato alla causa intentata contro la squadra e Mark Cuban, senza possibilità di un ritorno in futuro in tribunale.
L’avvocato difensore di Nelson ha annunciato che il suo assistito e le altre parti in causa hanno raggiunto un accordo stragiudiziale, i cui termini non sono stati resi noti. Donnie Nelson aveva fatto causa ai Mavs nel marzo 2022, sostenendo come il suo licenziamento nell’estate del 2021 sia stato in realtà una ritorsione per aver denunciato le molestie sessuali subite dal nipote nel 2020, da Jason Lutin, “braccio destro” di Cuban. Nella causa, Donnie Nelson affermava di aver ricevuto da Cuban un‘offerta di 52 milioni di dollari per mettere a tacere la faccenda e rinunciare all’azione legale contro Lutin, per timore di uno scandalo allargato all’interno dell’organizzazione. Nella sua citazione, Nelson e i suoi legali affermavano che Lutin avrebbe molestato il nipote dell’ormai ex GM in una stanza d’hotel durante la pausa per l’All-Star Game NBA 2020 di Chicago. Nelson aveva indirizzato il nipote, in cerca di una possibilità di un tirocinio in una franchigia NBA, da Lutin per un incontro, e per l’occasione l’executive avrebbe invitato il ragazzo nella sua suite, e lì tentato un approccio definito “aggressione” sessuale verso una persona “vulnerabile” e in cerca di una possibilità d’impiego.
Nelson aveva sostenuto nella causa di aver appreso dell’accaduto, e dell’accordo economico che i Mavs avrebbero trovato col nipote dopo l’incidente, “solo mesi dopo“, in sede di colloqui per il rinnovo contrattuale dell’ormai ex GM. In quel momento, Nelson afferma di aver “affrontato” Mark Cuban mettendolo in guardia circa il rischio che la presenza di Lutin comportasse per altri dipendenti e membri dell’organizzazione. Al che, sempre Cuban avrebbe riferito a Nelson dell’opportunità di “saperne di più” della situazione, prima di procedere con le trattative per il rinnovo di contratto, “dal momento che le due cose sono correlate“.