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NBA Finals, i Celtics fanno 2-0 e vedono già il titolo

di Michele Gibin
celtics mavs gara 2

Le Finali NBA con meno appeal della storia recente sono quasi finite, e le stanno vincendo i Boston Celtics.

Al TD garden di Boston, la squadra di coach Joe Mazzulla si è imposta per 105-98 sui Dallas Mavs anche in gara 2, dopo aver dominato gara 1 in lungo e in largo. Il punteggio della seconda partita della serie è veritiero fino a un certo punto, i Mavericks reggono il passo per un tempo (54-51 Boston) grazie a 23 punti nella prima metà di gioco di Luka Doncic e alle percentuali cattive da tre punti dei padroni di casa.

Che però sono troppo più forti fisicamente, hanno più talento diffuso dei Mavs attorno alle due star Jayson Tatum e Jaylen Brown e un vantaggio tattico e di chili e centimetri in Jrue Holiday e Kristaps Porzingis che è balenante. Tatum tira (ancora) male, con 6 su 22 dal campo e 1 su 7 da tre, i Celtics fanno appena 10 su 39 dalla lunga distanza ma possono permettersi così poca precisione grazie al dominio sul resto.

Dallas perde 15 palloni di cui 8 a carico del solo Doncic, Porzingis chiude con 12 punti, 4 rimbalzi e 2 stoppate e +12 di plus\minus dalla panchina e l’MVP di gara 2 è Jrue Holiday. Il già campione NBA nel 2021 segna 26 punti con 11 rimbalzi e 11 su 14 dal campo, i migliori difensori esterni dei Mavs sono destinati a Tatum e Brown è l’ex Bucks si infila nei pertugi coi tempi giusti rimediando tanti punti facili: tagli backdoor e penetrazioni a canestro dopo aver mosso la difesa e costretto Daniel Gafford a due o tre rotazioni in sequenza.

I Mavs non ce la fanno, è evidente e si manifesta nel secondo tempo. 29-23 Boston nel terzo quarto e vantaggio che si assesta sulla doppia cifra, non si schioderà da lì fino a 1:19 dal termine quando Doncic dalla lunetta fa 103-98 ma senza che ci sia l’impressione di una rimonta. Senza pathos, come queste finali NBA e in generale dei playoffs mediocri.

Non che questo sminuisca la prova dei Boston Celtics, che stanno vincendo nettamente come previsto e come atteso dopo essere stati di gran lunga la miglior squadra NBA in stagione. Jaylen Brown segna 21 punti con 7 assist, per Derrick White 18 punti con 5 assist.

I Mavs non fanno nulla di quello che avrebbero voluto fare dopo gara 1. 21 assist e 15 palle perse sono un saldo misero, Luka Doncic chiude con una tripla doppia da 32 punti con 11 rimbalzi e 11 assist ma zoppica e spara le sue cartucce migliori nel primo tempo. Kyrie Irving, beatificato a reti unificate dopo mezza serie giocata nel ricordo del giocatore che fu, contro i Minnesota Timberwolves, è il solito: troppo abitudinario per capire che contro una difesa come quella dei Celtics, i suoi tiri acrobatici a percentuale già di per sé bassa non possono essere una buona soluzione, e se il tiro da tre punti (Kyrie è a 0 su 9 nella serie) non entra, non c’è modo, semplicemente. I Mavericks il tiro da tre lo hanno perdipiù lasciato a Dallas, in gara 2 è ancora 6 su 26, percentuali con le quali non si inizia neppure.

Consolarsi con le prove almeno da sufficienza di Gafford, Derrick Jones Jr e PJ Washington che a questi livelli sono esordienti assoluti, vorrebbe dire per Dallas accontentarsi già di essere arrivati fin qui. In Texas i Boston Celtics andranno coscienti di essere più forti dei Mavericks e con la possibilità di chiudere già 4-0.

Perché la differenza tra le due squadre è semplicemente tanto vasta.

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