Home NBA, National Basketball AssociationNBA News NBA Horse: Mike Conley campione, battuto in finale Zach LaVine

NBA Horse: Mike Conley campione, battuto in finale Zach LaVine

di Bucci Lorenzo
Mike Conley utah jazz

Visto lo stop della stagione NBA a causa del Coronavirus, è iniziato il torneo di “horse” trasmesso da ESPN. Si sono sfidate molte star della pallacanestro americana, tra cui Trae Young, Paul Pierce e molti altri, ovviamente ognuno in collegamento webcam da cosa propria.

NBA Horse, prima semifinale: Billups eliminato, Conley accede alla finale

La prima delle due semifinali ha visto trionfare Mike Conley. Il giocatore degli Utah Jazz ha condotta la partita dall’inizio, portandosi addirittura sul 3-0.

Chauncey Billups ha tentato la rimonta con un long-two, ma è servito a poco, visto che il nativo di Indianapolis ha ripreso subito il controllo del match e con un tiro libero alla Rick Barry, tirando cioè “da sotto” (tecnica che ormai nella NBA odierna viene utilizzata raramente), ha eliminato l’ex star dei Pistons con un punteggio di 5-2.

L’altra semifinale: LaVine non perdona, battuta anche Allie Quigley

L’altra semifinale ha visto una grande Allie Quigley, star della WNBA, dare molto filo da torcere al giocatore dei Chicago Bulls, che alla fine però si è portato a casa la finale.

A decidere il match, un tiro molto particolare da parte di LaVine: palla battuta al tabellone, sotto le gambe e sottomano dall’altra parte. Quigley non riesce a replicare, 5-3 e Zach vola in finale.

La finale del toenro di NBA Horse: Conley vs LaVine

Finale meno combattuta del previsto, in cui Mike Conley prende subito il vantaggio e non lo molla: inutili tutti i tentativi da parte di LaVine di rimettere in piedi la sfida.

Si parte con un sottomano da dietro la schiena ed è 1-0 Conley. Arriva il raddoppio con un tiro libero ad occhi chiusi, dove Lavine si ferma solo sul ferro. Il giocatore di Chicago, però, accorcia le distanze con un tiro dei suoi: salto per toccare la parte basse del tabellone e sottomano dall’altra parte.

Arriva subito la risposta dell’ex Grizzlies, che con un tiro da 3 dall’angolo con la mano debole (la destra per Conley, la sinistra per LaVine), si porta sul 3-1. La riapre nuovamente il due volte vincitore della gara delle schiacciate, con una tripla di tabella dalla punta. Ma serve a poco: Conley  prima si porta sul 4-2 con un tiro molto particolare dopo aver fatto girare la palla sull’indice, poi chiude la sfida con un terzo tempo tirando da dietro al tabellone. Risultato finale 5-2 e il primo torneo “horse” nella storia NBA va a lui

Durante il torneo, il play di Utah ha usato moltissimo la sua mano debole, ed è probabilmente questa la chiave che ha messo in difficoltà gli avversari e che lo ha portato alla vittoria. “Tiro molto bene con la mano destra, riesco ad usarla coma la sinistra. La facilità con cui le utilizzo entrambe mi aiuta”, queste le sue parole. Ma la bella iniziativa presa dalla NBA e da ESPN va oltre il semplice intrattenimento: il fine più importante è quello di aiutare la popolazione americana. State Farm infatti, lo sponsor ufficiale di questo torneo, donerà $200.000 a sostegno della ricerca e degli aiuti contro il Coronavirus.

Ed a proposito di questo, al giocatore sono state fatte alcune domande riguardanti la situazione tra Rudy Gobert e Donovan Mitchell: “Stanno bene. Sono ragazzi molto competitivi, pensano solo a vincere. La chimica che si era creata all’interno dello spogliatoio era molto forte, non vedo l’ora di ritrovare i miei compagni una volta che tutto questo sarà finito. Sono convinto che anche loro lo vogliono, ricominceranno da capo, come se non fosse successo nulla. Abbiamo la possibilità di lottare per il titolo, non butteremo quest’occasione”.

Poi ha proseguito parlando del probabile ritorno della NBA in campo quest’estate: “Prima di tutto bisogna prendere tutte le precauzioni possibile. Se le condizioni ce lo permetteranno torneremo in campo. Altrimenti no, non possiamo mettere in pericolo noi stessi, le nostre famiglie e tutte le persone che ci circondano. So che, come me, tutti gli altri vogliono ricominciare, ma c’è bisogno di tempo”.

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