Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Thunder, Chris Paul decisivo nel finale, “Alcuni sono nati per brillare nei momenti cruciali”

Thunder, Chris Paul decisivo nel finale, “Alcuni sono nati per brillare nei momenti cruciali”

di Gabriele Melina
Chris Paul

In nottata gli Oklahoma City Thunder guidati da Chris Paul sono scesi in campo per gara sei contro gli Houston Rockets. Questo primo turno di playoffs NBA 2020 ha visto le due franchigie alternare momenti positivi a fasi non così lucide, come ha dimostrato l’andamento dei vari incontri fino ad ora: difatti, dopo aver vinto entrambe le prime due partite, i texani hanno concesso agli avversari di pareggiare la serie nelle successive gara tre e quattro, ritrovando il successo sul 114 a 80 solo in gara cinque.

L’incontro che si è tenuto questa notte nella bolla di Orlando ha visto i Thunder giocare con le spalle al muro: sotto 3 a 2 nella serie, una vittoria avrebbe concesso alla formazione di coach Billy Donovan il raggiungimento di una gara sette, mentre una sconfitta avrebbe costretto Oklahoma City a far le valigie per un non così allegro rientro a casa. Come più volte ci ha insegnato il gioco del basket nel corso della storia, lo spirito agonistico di un qualsiasi giocatore, specialmente se si tratta di una superstar, non è mai da sottovalutare.

Tale considerazione non potrebbe rappresentare meglio quel che è stata l’ultima prestazione della point-guard ex Los Angeles Clippers. 28 punti, di cui 15 con un 5 su 7 dal campo solo nel quarto quarto, 7 rimbalzi, 3 assist, 0 palle perse in ben 40 minuti di presenza sul parquet. Il clou del match è giunto quando, con all’incirca tre minuti e mezzo al termine, i Rockets son saliti in vantaggio di sei lunghezze grazie ad una tripla del loro giocatore di riferimento James Harden.

Possesso successivo, palla nelle mani di Paul, incaricato di smuovere un po’ la fase offensiva dei Thunder. Il trentacinquenne inizialmente arretra come è solito fare per guadagnare spazio, poi avanza e, giungendo nella zona dei tre punti, fa partire il tiro che regala ai suoi solo tre punti di svantaggio. A seguito di una buona difesa, Oklahoma ottiene l’ennesimo pallone decisivo, il quale relativo possesso si conclude però con una stoppata di Robert Covington ai danni di Danilo Gallinari.

Coach Donovan decide di non fermare l’incontro con un eventuale timeout, concedendo ai suoi la possibilità di gestire in modo autonomo l’azione seguente. Quest’ultima vede i Thunder messi in difficoltà da un’ottima difesa avversaria, perciò verso lo scadere dei ventiquattro secondi il pallone deve passare per forza dalle mani di Paul: l’ex New Orleans Hornets attacca lo stesso Covington, poi con un palleggio effettua un passo in arretramento e scaglia il tiro dalla lunga distanza, anch’esso trova il fondo della retina.

Pochi minuti dopo, il cronometro generale segna quindici secondi al termine, mentre il tabellone riporta 100 a 100, parità assoluta. Il prodotto di Wake Forest attacca questa volta il ferro, e per gli arbitri il contatto subito è di tipo falloso, il che significa due tiri liberi e due punti facili per Paul ed i suoi Thunder. La tensione si sposta quindi tutta dalla parte degli Houston Rockets, i quali decidono di affidare il possesso decisivo a Russell Westbrook.

Egli attacca il pitturato ma, in fase di elevazione verso il canestro, decide di scaricare il pallone sulla linea dei tre punti. Il passaggio però non è dei migliori, e Covington non riesce a raccoglierlo, il possesso si conclude quindi con una cruciale ed al contempo sanguinosa palla persa. Dall’altra parte, il due su due dalla lunetta di Gallinari sigilla l’incontro sul 104 a 100.

Thunder, parla Chris Paul: “Quando si tratta di decidere le partite, alcuni hanno nel DNA tale capacità”

Chris Paul, intervistato nel post-gara a seguito della sua notevole prestazione, ha commentato così i momenti decisivi del match:“Quando si giunge al quarto quarto, nei momenti decisivi, alcuni sono nati per brillare in queste occasioni, hanno tali capacità nel loro DNA, altri invece preferiscono allontanarsi da una così alta tensione”.

“Quando si è così competitivi come lo sono io, non importa chi o quale sia l’avversario“, ha aggiunto Paul in merito alla possibile rivalità con la sua ex squadra. “Non importa se è la squadra con cui ho giocato gli scorsi anni, noi metteremo sempre la stessa energia, vogliamo giocare a pallacanestro, vogliamo vincere”.

L’altra faccia della medaglia ha riguardato la cattiva gestione da parte di Russell Westbrook dell’ultimo possesso:“Molti errori occorsi nel finale di partita sono nati tutti per colpa nostra. Un po’ di palle perse qua e là ci hanno allontanato dal successo. Dovremo essere in grado di effettuare degli aggiustamenti per poter chiudere le prossime gare nel modo corretto”.

Infine, il capo allenatore degli Oklahoma City Thunder Billy Donovan ha voluto mettere in risalto le capacità da giocatore di pallacanestro della sua point-guard titolare:”Viene spesso riconosciuto(Chris Paul, ndr), giustamente, per la sua notevole capacità di leggere il gioco nel modo corretto. E’ un giocatore dotato di notevole intelligenza cestistica, capace di effettuare i giusti passaggi ad ogni possesso. Tuttavia, ritengo che uno degli aspetti più sottovalutati del suo gioco sia la sua fase offensiva. Se ottiene lo spazio corretto per attaccare, riesce a raggiungere qualsiasi posizione del campo preferisca, e da lì poi far partire un tiro di cui noi come squadra ci fidiamo altamente”.

Per l’incontro finale di questo primo turno bisognerà aspettare la notte tra mercoledì e giovedì, incaricata di servirci una gara sette di alto livello tra le due contendenti.

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