Chiusa la stagione con la Reyer campione d’Italia è tempo di LBF awards, con la squadra oro-granata e Kuier protagoniste dei voti dati dalla redazione di NBA Passion. La squadra di Mazzon ha sconfitto Schio in finale scudetto per 3-0 in una serie senza storia, dominata non solo fisicamente ma anche mentalmente, tatticamente e tecnicamente.
Nei vari premi stagionali si è scelta la MVP della stagione, il coach dell’anno, la squadra dell’anno, la squadra sorpresa dell’anno, la delusione dell’anno, la giocatrice più migliorata e cresciuta nella stagione e – poi – la giocatrice più spettacolare della stagione. Tanti premi riguarderanno proprio le neo-campionesse d’Italia, pur con una sorpresa che scoprirete nelle descrizioni qua di seguito.
LBF Awards, tutti i voti della redazione
MVP DELLA STAGIONE: AWAK KUIER (Reyer). La lunga finlandese ha dominato la seconda parte della stagione con le oro-granata, trascinando le compagne al risultato che tutti conosciamo, ossia il tricolore. La 22enne è eletta con un plebiscito dalla redazione di NBA Passion con il 100% dei voti: per la fuoriclasse ex Ragusa 18.7 punti e 7.3 rimbalzi di media nelle 7 partite giocate nella post-season. Determinante è dir poco.
SQUADRA DELL’ANNO: REYER VENEZIA. La formazione allenata da Andrea Mazzon ha dominato la regular season con un primo posto tenuto dall’inizio alla fine, pur soffrendo un po’ tra febbraio e fine marzo. Nel momento più complicato – però – è arrivata la risposta del gruppo, che ha piazzato 10 vittorie in fila tra le ultime di campionato ed i playoff, chiusi con uno score di 7-0: a sugellare questo dominio è arrivato il meritato tricolore. Schiacciasassi e spettacolare.
SQUADRA RIVELAZIONE: CAMPOBASSO. La formazione allenata da coach Sabatelli ha disputato una stagione pazzesca, arrivando quarta in regular season non lontana dalla terza piazza della Virtus e trovando posto tra le migliori 4 nei playoff. Eliminato il GEAS al primo turno, le molisane hanno ceduto il passo alle poi campionesse d’Italia di Venezia, lottando a lungo alla pari, specialmente in una Gara 2 straordinaria. Squadra rivelazione senza discussioni: 100% dei voti.
COACH DELL’ANNO: ANDREA MAZZON (Reyer) e VINCENZO DI MEGLIO (Roma). Caso più unico che raro. Abbiamo un ex-aequo per la votazione del coach dell’anno. Da una parte il tecnico campione d’Italia con la Reyer, dall’altra un tecnico che ha portato l’esordiente Roma a giocarsi una certo non attesa post-season, uscendo proprio con le oro-granata. Due situazioni diverse, meriti diversi, ma al coach veneziano e quello romano vanno esattamente il 50% dei voti.
GIOCATRICE PIU’ MIGLIORATA: MATILDE VILLA (Reyer). La piccola grande stellina della squadra Campione d’Italia è la giocatrice più migliorata secondo la nostra redazione con il 100% dei voti. Un plebiscito per la playmaker della nazionale, che ha giocato una stagione straordinaria con le oro-granata, arrivando ad una finale scudetto chiusa con 15.3 punti a partita, frutto di un 65% da 2 punti e di un 50% da oltre l’arco. Se a 19 anni questo è ciò che fa la fuoriclasse che sta facendo innamorare non solo i tifosi lagunari, siamo a cavallo per anni.
GIOCATRICE PIU’ SPETTACOLARE: LISA BERKANI (Reyer). La funambola francese è la giocatrice più spettacolare dell’intera LBF. Ha giocato una stagione a corrente alternata, ma i lampi di classe che ha mostrato la #1 del team lagunare sono di altro livello rispetto a qualsiasi giocatrice, citofonare Schio per chiedere i filmati di Gara 2 della finale. Non solo spettacolare ma pure decisiva, la francese ha inciso tantissimo su questo scudetto reyerino. Dietro di lei per un solo voto Ezinne Kalu. Terza è Cecilia Zandalasini.
MIGLIOR DIFENSORE: AWAK KUIER (Reyer). Non le bastava alla lunga finlandese il premio di MVP della stagione, ha deciso di prendersi anche quello di difensore dell’anno dominando la voce statistica con oltre 1.5 stoppate a partita. Una fuoriclasse cresciuta in tutto e per tutto, abilissima con le sue lunghe leve ed i piedi rapidi a contrastare ogni avversaria, dalle lunghe alle esterne. Non bastano le stoppate, perché ci vuole timing difensivo ed una serie di aiuti portati benissimo. Colonna portante.
SQUADRA DELUSIONE DELL’ANNO: VIRTUS BOLOGNA. Vero, hanno vinto la Supercoppa Italiana a Pordenone a fine settembre, ma le V-Nere non hanno mai convinto per tutta la stagione sul piano tecnico e tattico. La squadra di Vincent ha subito pesanti lezioni in casa da Reyer e Schio in stagione regolare, uscendo poi ai quarti di Coppa Italia in casa contro Ragusa e cedendo alle stesse iblee il passo ai quarti nei playoff, perdendo G1 e G3 tra le mura amiche. Involuta, negativa, mai convincente: il progetto sembra davvero non esistere.