Con Raptors-Celtics, l’appuntamento delle semifinali di Conference è oramai alle porte. Una serie, quella in partenza di questa notte, partita piuttosto precocemente se si considera l’inizio di questi playoffs, reso tuttavia possibile dagli indiscussi meriti delle due contendenti.
Quando si pensa al percorso di Toronto Raptors e Boston Celtics, d’altro canto, non si può che pensare a una strada netta, chiara e convincente nel suo divenire e realizzarsi.
Un incrocio, quello fra le due squadre, reso quindi interessante dalle premesse createsi nei rispettivi trionfi contro Brooklyn e Philadelphia, entrambe dovutesi arrendere per 4-0 al primo turno. Se i detentori dell’anello hanno trovato in Brooklyn il loro Davide nei panni di un imbattibile Golia, questa volta i Celtics rappresentano senz’altro un ostacolo di tutto rispetto nella corsa alle finali dell’Est. Un traguardo ambito da ambedue le contendenti, col pronostico tutt’altro che in favore dell’una o dell’altra.
Lo score ai playoffs
Toronto Raptors
- Record: 4-0
- Offensive rating: 122.9
- Defensive rating: 102.4
- Team leaders: Fred VanVleet (21.2 PTS), Serge Ibaka (10.2 REB), Fred VanVleet(7.8 AST)
Boston Celtics
- Record: 4-0
- Offensive rating: 117.2
- Defensive rating: 105.0
- Team leaders: Jayson Tatum (27.0 PTS), Jayson Tatum (9.8 REB), Kemba Walker (3.8 AST)
Raptors-Celtics: il duello
Il primo turno dei Raptors non lascia interpretazioni di sorta. I campioni in carica hanno letteralmente travolto Brooklyn, la quale, fatta eccezione per alcuni, sporadici exploit, non ha mai dato la reale impressione di poter anche solo impensierire la compagine canadese.
Il percorso di crescita indirizzato dal sapiente lavoro di coach Nurse è tutt’ora in atto. La squadra vince e convince, non smettendo mai di dare fondamento ai propri capisaldi di gioco. Anzitutto a livello difensivo. Quella di Toronto, del resto, è una flessibilità nel non possesso pressoché totale, in primis mentale, dal momento che i campioni si muovono con consapevolezza e criterio, senza mai lasciare nulla al caso e chiudendo in modo organizzato le libere penetrazioni avversarie. Quindi tecnica, mostrando pragmatismo nel chiudersi, concedendo poco dentro la lunetta e lungo il perimetro per poi riaprisi sugli scarichi avversari, facendo dell’intercetto una virtù.
L’apporto al rimbalzo di Serge Ibaka è fondamentale nel recupero sul tiro dalla distanza sbagliato da Powell, testimoniando una distribuzione in campo sapiente ed equilibrata da parte di Toronto.
Il concetto di crescita, precedentemente accostato su tutti a Pascal Siakam, adesso trova in Fred VanVleet il suo indiscusso protagonista.
Chi si sarebbe aspettato, d’altro canto, che la guardia scuola WSU si sarebbe rivelata la top scorer per Toronto (per lui una media di 21.2 punti nel primo turno)? Il mastino del parquet mostra dunque il proprio valore in ambedue le fasi, migliorando partita dopo partita la propria pressione lungo il perimetro, feroce e al tempo stesso leggiadra. Legittimando di fatto un rispetto guadagnato a suon di percussioni, pressing, movimenti e punti segnati.
Il tandem Ibaka-VanVleet ha contribuito fin qui alle fortune dei Raptors ai Playoffs: il ventaglio di soluzioni a disposizione dei due conferisce pragmatismo e varietà alla manovra di Toronto.
L’impressione emersa dal primo turno, tuttavia, è che i Raptors stiano sempre più divenendo una squadra totale. I campioni in carica sono infatti la prima squadra per rimbalzi (51) e assist (30.5) a partita in questi playoffs. Un discorso che riguarda sia titolari che rotazioni. Si pensi a gara 4: i canadesi hanno infatti raggiunto la miglior prestazione di una panchina NBA di sempre. Dei 150 punti messi a segno contro Brooklyn 100 sono giunti dalle riserve: nello specifico Norman Powell è stato il top scorer della squadra con 29 punti, seguito da Serge Ibaka con 27. Poi a ruota Terence Davis con 14 punti, Matt Thomas con12, Stanley Johnson 9, Rondae Hollis-Jefferson 4, Chris Boucher 3 e Paul Watson 2.
Nel momento in cui mancano le soluzioni di passaggio la personalità di Siakam emerge: il camerunense non teme il corpo a corpo con la difesa avversaria e riesce nella penetrazione, andando quindi a segnare.
La parentesi relativa alle statistiche, poi, volge in favore dei Raptors. Gli uomini di coach Nurse sono la terza squadra per percentuale dal campo in questi playoffs con il 49.5%. Soltanto Utah (51.3%) e Clippers (50.4%) hanno fatto meglio fin qui. Toronto è anche la seconda squadra per percentuale da tre punti (43.3%, al secondo posto dopo i Jazz con 44%). Nel considerare queste due voci Boston è rispettivamente 11esima (45.2% dal campo) e 13esima (35%).
Si considerino, dunque, i Boston Celtics. Le premesse del primo turno, che vedevano nella franchigia del Massachusetts una squadra in forma, convincente e spettacolare, sono state ampiamente rispettate. Contro Phila i ragazzi di coach Stevens si sono dimostrati organizzati e determinati, a prescindere dalle lacune mostrate lungo la serie dai Sixers. I 9 incontri su 12 vinti nella Bolla di Orlando testimoniano lo stato di forma della franchigia.
L’ottimo lavoro di Daniel Theis ha fatto la differenza contro Phila: prima col blocco, poi in fase di possesso il centro di Boston ha saputo ritagliarsi il suo spazio nelle rotazioni, dimostrando il valore delle suddette.
Un primo neo intorno ai Celtics, tuttavia, è certamente legato a Gordon Hayward. L’ala piccola, dopo il risultato della risonanza a segnalare una distorsione alla caviglia, ha deciso di lasciare la Bolla di Orlando, andando a privare Boston di una pedina essenziale del quintetto iniziale (17.5 punti di media a partita con 6.7 rimbalzi e 4.1 assist). Con l’assenza di Hayward i Celtics perdono senz’altro nel non possesso: l’ex Butler University è stato infatti finora leader per palle rubate, con una media di 4 a incontro. Nonostante la pesante assenza in ottica delle semifinali di Conference emerge un dato dalla situazione, ossia che i ragazzi di coach Stevens possono sopperire anche ad assenze importanti grazie all’apporto decisivo delle rotazioni.
L’intercetto prima e il grande passaggio poi testimoniano la leadership in campo di Tatum: un elemento totale nel gioco di Boston.
La leadership totale di Jason Tatum, come ci si aspettava, ha fatto la differenza. Il prodotto di Duke è certamente il fulcro portante del gioco dei Celtics, dai numeri (27 punti di media nei playoffs con il 48.7% dal campo e il 45.2% da tre punti) alla tenuta mentale in ambedue le fasi (nel non possesso è leader di squadra per rimbalzi, con una media di 9.8 per incontro).
L’ottimo stato di forma fisica e mentale di Kemba Walker è testimoniato dal modo con cui danza sul parquet, ritagliandosi a furia di movimenti e step back spazi preziosi per il tiro.
L’entusiasmo, in ogni caso, non manca alla compagine del Massachusetts: le parole di Kemba Walker (vincitore tra l’altro della sua prima serie ai playoffs in carriera), trascinatore dei Celtics ad interim di gara 3 contro Phila, caricano l’ambiente in vista dell’appuntamento coi Campioni. Quel ‘vincere è il motivo per cui sono qui’ da una chiara idea della mentalità dei giocatori: la squadra è consapevole dei propri valori e di ciò che la propria pallacanestro può produrre contro chiunque. Organizzazione e ritmo saranno i mantra che Boston dovrà seguire: limitare l’iniziativa dei Raptors sarà essenziale per conferire ancor più equilibrio alla serie.
Raptors: roster e rotazioni
- #7 Kyle Lowry, PG
- #33 Marc Gasol, C
- #9 Serge Ibaka, C
- #24 Norman Powell, SG
- #23 Fred VanVleet, SG
- #43 Pascal Siakam, PF
- #22 Patrick McCaw, SF
- #5 Stanley Johnson, SF
- #4 Rondae Hollis-Jefferson, SF
- #3 OG Anunoby, SF
- #13 Malcolm Miller, SG
- #25 Chris Boucher, PF
- #21 Matt Thomas, SG
- #20 Dewan Hernandez, C
- #0 Terence Davis, SG
- #1 Paul Watson, SF
- #12 Oscar Brissett, SF
Celtics: roster e rotazioni
- #7 Jaylen Borwn, SG
- #4 Carsen Edwards, PG
- #99 Tacko Fall, C
- #43 Javonte Green, SG
- #11 Enes Kanter, C
- #45 Romeo Langford, SG
- #37 Semi Ojeleye, PF
- #77 Vincent Poirier, C
- #36 Marcus Smart, PG
- #0 Jayson Tatum, PF
- #27 Daniel Theis, C
- #8 Kemba Walker, PG
- #9 Brad Wanamaker, PG
- #51 Tremont Waters, PG
- #12 Grant Williams, PF
- #44 Robert Williams III, C
Raptors-Celtics, dove vedere la serie
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- Raptors-Celtics su Sky Go
- Raptors-Celtics su NBA League Pass
Nel primo caso sarà possibile vedere le sfide della serie su Sky, tramite l’applicazione per smartphone, tablet e pc. I requisiti? Avere un abbonamento con Sky da almeno un anno ed avere attivo il pacchetto sport.
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