Nei giorni scorsi, rispondendo ad una domanda su Giannis Antetokounmpo, il general manager dei Milwaukee Bucks Jon Horst aveva confermato che l’offerta al super-massimo salariale per l’MVP 2019 è già virtualmente sul tavolo, pronta ad essere firmata già nell’estate 2020.
Antetokounmpo sarà free agent nel 2021, e per diventarlo dovrebbe rinunciare già la prossima estate ad una fetta sostanziale del contratto da 247 milioni di dollari in 5 anni che i Bucks gli proporranno. Mezza NBA guarderà a questa stagione con occhi interessati al Wisconsin, in cerca di una crepa, di un ingranaggio allentato e di qualche tensione tra il greco ed i Bucks.

Bucks-Raptors, finale di conference 2019
Nei circoli NBA non è nuova l’idea che i Golden State Warriors abbiano individuato in Giannis Antetokounmpo l’erede ideale della stella più brillante mai avuta in squadra, Stephen Curry. All’atto pratico, pensare che gli Warriors possano nell’estate 2021 arrivare a Giannis potrebbe sembrare un’operazione da fantascienza, che prevederebbe muovere i contratti di Klay Thompson e Draymond Green.
E’ però vero che la free agency 2019 ha visto movimenti di uomini e contratti senza precedenti: i Miami Heat, privi di spazio salariale, hanno smosso mari, monti ed altre tre squadre e cinque giocatori per arrivare a Jimmy Butler. Gli stessi Warriors hanno chiesto ed ottenuto – in una situazione particolare – dai Brooklyn Nets l’indennizzo D’Angelo Russell nella sign-and-trade che ha portato Kevin Durant a NY. Nello stesso movimento, gli Warriors hanno spedito Andre Iguodala ai Memphis Grizzlies.
Milwaukee Bucks, Wes Edens: “Giannis ragazzo e giocatore unico, lo vogliamo qui a vita”
A voler guardare dunque, i precedenti esistono. I Milwaukee Bucks partono con metri di vantaggio su tutti nella corsa al rinnovo di Antetokounmpo, ed il giocatore greco non è tipo da colpi di testa. I Bucks hanno la squadra per vincere ed una finestra di almeno un paio di stagioni per provarci.
Giannis Antetokounmpo è dal punto di vista sportivo la miglior cosa mai capitata alla città di Milwaukee, periferia dell’impero NBA (Lew Alcindor a parte) che appunto dai tempi del futuro Kareem Abdul-Jabbar non vedeva cose simili sul campo da basket di casa.
Le parole di Wes Edens, uno degli azionisti di maggioranza dei Bucks, non lasciano dubbi sulle intenzioni della franchigia: “Antetokounmpo è un giocatore speciale, ma è soprattutto un ragazzo speciale. Lui è come lo vedi, è una persona fantastica, e lo è con tutti: la squadra,la sua famiglia. Noi vogliamo fare parte della sua vita per tutta la sua carriera da giocatore“.