Se n’è parlato, almeno secondo quanto riportato da Brian Windhorst di ESPN, del ritorno di Kevin Durant via trade ai Golden State Warriors.
Secondo Windhorst, i senatori degli Warriors, Stephen Curry in testa, avrebbero perlomeno “discusso internamente” di un potenziale ritorno a Golden State di Durant, che come noto ha chiesto ai Brooklyn Nets di essere ceduto via trade. Ipotesi per la verità già emersa all’indomani o quasi della notizia della svolta di KD e subito rientrata vista l’impossibilità a livello salariale di includere Andrew Wiggins nell’affare (per via della presenza di Ben Simmons a Brooklyn).
Il dato, stando ai report di oggi, sarebbe che la vecchia guardia degli Warriors, che ha come comprensibile il suo peso nelle scelte strategice del front office, non vedrebbe di cattivo occhio il ritorno di Kevin Durant, che con la sua sola presenza farebbe dei campioni in carica la squadra da battere, di nuovo, a partire da ottobre.
Il prezzo che i Nets chiedono per Durant è come notorio, altissimo. Golden State dovrebbe sacrificare (almeno) Jordan Poole e James Wiseman, altrettanto certamente Jonathan Kuminga e un paio di prime scelte future a draft.
Pacchetto che nel breve periodo varrebbe la pena spendere per Kevin Durant, che arriverebbe peraltro sotto contratto per altri 4 anni. Così facendo però, Golden State rinuncerebbe in un solo colpo a quanto ha saputo costruire nei due anni difficili post 2019 e il doppio infortunio dello stesso KD e di Klay Thompson. Durante la free agency 2022 gli Warriors hanno visto lasciare Gary Payton II, Otto Porter Jr, Nemanja Bjelica e Juan Toscano-Anderson oltre a Damion Lee, e hanno trattenuto il solo e importantissimo Kevon Looney. Dal mercato è inoltre arrivato Donte DiVincenzo.
Sempre secondo Windhorst, la discussione interna agli Warriors su Durant si sarebbe fermata per il momento “a una non-risposta” dei Curry, Thompson e Green. Un “né si né no” molto preliminare che non significa porte chiuse a priori, e in uno scenario in cui – per il momento – nessun’altra squadra si è dimostrata csoì coraggiosa da offrire a Brooklyn ciò che chiede, chissà che i Golden State Warriors non possano approfittarne.