È da un po’ che la Nazionale slovena cerca di trovare il perfetto secondo violino per Luka Dončić, in particolare nel pick-and-roll.
Dopo aver puntato per anni su Mike Tobey, quest’estate il team ha invece preso Josh Nebo. Matej Erjavec, il presidente della Federazione slovena di pallacanestro, ha parlato di come sono andate le trattative per far giocare Nebo in Nazionale.
“Arriviamo a un giocatore naturalizzato facendo sempre una lista di potenziali candidati, analizzando le loro caratteristiche, la compatibilità con la Nazionale e anche che possibilità ci sono di ottenerli. Nebo mi sembrava adatto. Credo che abbia già dato un valore aggiunto alla squadra quest’anno e che possa migliorare ancora per il futuro” ha detto. “L’operazione vera e propria è stata compito di Saša Doncic, che l’ha portata a termine perfettamente insieme a Miško Ražnatović, l’agente di Nebo. Quest’ultimo ci ha inizialmente detto che dubitava della disponibilità di Nebo, ma alla fine le cose sono andate in modo completamente diverso”.
Il nuovo centro dell’Olimpia Milano ha fatto il suo debutto in Nazionale quest’estate, appunto, cercando di aiutare la Slovenia a qualificarsi per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Al torneo di qualificazione olimpica FIBA ha viaggiato con una media di 16.3 punti e 9.3 rimbalzi a partita.
Tuttavia, come ha rivelato lo stesso Erjavec in un’intervista a Ekipa24, la prima scelta della Slovenia era Daniel Gafford.
“Gafford era assolutamente la prima scelta sia di Saša Dončić che dell’allenatore, Aleksandar Sekulić. Tuttavia, si è capito subito che era impossibile portare a termine la trattativa e siamo andati avanti” ha dichiarato.
Erjavec ha però rivelato che un incontro tra Saša Dončić e il centro dei Dallas Mavericks c’è stato.
“Subito dopo aver lasciato la partita, ancora un po’ sudato, gli è stato chiesto se gli piaceva l’idea di giocare per la Nazionale slovena. All’inizio era molto sorpreso, ma ha subito reagito in modo molto positivo. Aveva detto di essere onorato, di essere lusingato per l’idea e di aver bisogno di tempo per riflettere” ha raccontato. “Quando ci ha chiamato qualche giorno dopo, ha detto che quest’estate non avrebbe potuto, perché aveva esercizi individuali, programmi, personal trainer e altre cose in mezzo. Ma è sicuramente interessato al futuro. Quando sarà il momento, i responsabili valuteranno come e cosa fare. Poi, prenderanno le loro decisioni”.