Il fantasma di Kyrie Irving sarà invocato dai media fino al minuto in cui l’ex Cavs non avrà firmato (l’oggi) scontato rinnovo con i Dallas Mavericks, ma a sentire parlare coach Darvin Ham e soprattutto Rob Pelinka, l’obiettivo primario dei Los Angeles Lakers per la off-season 2023 sarà “mantenere intatto questo gruppo”.
Nella conferenza stampa di fine stagione, dopo l’eliminazione ai playoffs in finale di conference per 4-0, gentilezza dei Denver Nuggets, e dopo la bomba mediatica di LeBron James che dopo aver fatto i doverosi complimenti ai vincitori li ha completamente oscurati parlando addirittura di ritiro, Pelinka e Ham si sono trovati d’accordo: “Il secondo anno della nostra campagna parte oggi“.
E parte all’insegna della continuità: “Lo dico qui, chiaro e forte. La nostra intenzione è trattenere il nucleo giovane della nostra squadra. Abbiamo tanti ottimi giovani giocatori e vogliamo fare di tutto per far funzionare le cose. Avremo come sapete un nuovo contratto collettivo di lavoro che prevede cose diverse dal passato, e noi vogliamo mettere a posto tutti i pezzi che ci consentiranno di competere per un titolo NBA“, ha detto Rob Pelinka.
Nei fatti, il “nucleo giovane” è da leggere nei nomi di Austin Reaves e Rui Hachimura, restricted free agent che hanno passato il test-playoffs, e Dennis Schroder, Lonnie Walker IV e D’Angelo Russell, con la posizione dell’ex Twolves che rischia di essere la più delicata.
“Austin Reaves ha giocato una stagione eccezionale“, ha detto ancora il capo del front office dei Lakers “Lui definisce perfettamente che cosa significhi giocare per i Los Angeles Lakers. E’ un giocatore altruista, è sempre in palestra e ama giocare le partite importanti e ne è stato in grado (…) e noi cerchiamo proprio dei giocatori e delle persone così“.
Reaves, dal canto suo, non si vede altrove in futuro: “Io voglio stare qui, mi sento a casa mia“. Su di lui ci sarà da free agent l’interesse di squadre come Houston Rockers, Utah Jazz e San Antonio Spurs, ma i Lakers potranno pareggiare qualsiasi offerta. “Faremo di tutto per tenere intatto il nostro gruppo“.
Chi ha parlato di “completo successo” nonostante il finale di stagione amaro, è stato D’Angelo Russell, che si promuove a pieni voti prima della sua free agency: “Onestamente sono andato benissimo, è stata una bellissima esperienza tornare qui (…) mi faccio i complimenti. Arrivare in corsa, adattarsi a un nuovo gruppo e arrivare fino alle finali di conference lo considero un successo, non mi lamento di nulla tranne che del fatto che il pallone non è sempre andato dentro quando lo volessi“, ha detto D-Lo riferendosi alla serie contro i Nuggets, in cui ha perso minuti e anche il posto in quintetto base rispetto a Reaves, Schroder e Walker IV.
A guastare almeno da lontano un clima tanto costruttivo, ci ha pensato via social un ex Lakers come Kyle Kuzma, di quelli “sedotti e abbandonati” dopo aver peraltro vinto un titolo con i gialloviola nel 2020. Citando le parole di Rob Pelinka, Kuzma ha ripostato un virgolettato con foto di Hachimura, Reaves, Russell e Jarred Vanderbilt in panchina con i Lakers, e commentato: “Questa l’ho già sentita“, con tanto di emoji.