LeBron James segna altri 30 punti con 6 rimbalzi e 9 assist, ma i suoi Los Angeles Lakers crollano senza appello anche in casa contro i Toronto Raptors dopo un primo quarto da 33-12.
Una partenza da incubo che come contro i Suns 24 ore prima tradisce i Lakers, che non si riavvicinano mai a meno di 9 punti (106-97) a 2 minuti dal termine e che perdono per 114-103, l’ottava sconfitta nelle ultime 10 partite giocate.
Una partita che come a Phoenix sa di stagione ormai finita a livello mentale per i gialloviola, regolati senza troppa fatica da Pascal Siakam e Scottie Barnes. Il rookie segna 21 punti con 9 rimbalzi e 5 assist, per Siakam ci sono 27 punti con 11 rimbalzi.
Per i Lakers, oltre a LeBron doppia cifra anche per Russell Westbrook e Talen Horton-Tucker e Carmelo Anthony, ma una prova di squadra da 39% al tiro. James chiude con 11 su 19 dal campo e 4 su 7 da tre.
LeBron James non ha parlato con i giornalisti dopo la partita, e in campo è apparso decisamente frustrato (più del solito, verrebbe da dire). Come durante il secondo quarto, quando dopo un errore da tre punti di Chris Boucher sul punteggio di 46-27 per Toronto, i Lakers si lasciano strappare dalle mani il rimbalzo d’attacco da Siakam. Il camerunense subisce fallo e va in lunetta, LeBron James si irrita con i compagni scagliando la palla a terra e “abbaiando” per qualche secondo.
La presenza di LeBron James era stata in dubbio prima della gara a causa del problema al ginocchio sinistro che si trascina da oltre un mese, LBJ ha alla fine deciso di giocare. Dopo la partita, coach Frank Vogel ha voluto comunque salvare lo sforzo dei suoi: “Abbiamo lottato, come stiamo sempre facendo in una stagione difficile. Non stiamo mollando, andiamo sotto nel punteggio perché non produciamo abbastanza attacco e segniamo pochi tiri (…) e quando vai sempre sotto così, diventa difficile anche mentalmente“.