Sixers, sconfitta pesante ed il caso dello smartphone adoperato in panchina da Amir Johnson, durante il terzo quarto di gara 1 tra Philadelphia 76ers e Brooklyn Nets.
I Nets di D’Angelo Russell strappano gara 1 ai Sixers, 111-102 il risultato finale. Brooklyn in controllo per larga parte della gara, e che attende che il suo leader offensivo D’Angelo Russell si accenda.
19 punti sui 26 totali dell’ex giocatore dei Los Angeles Lakers arrivano nel secondo tempo, mentre i Sixers (con Joel Embiid, in dubbio sino all’ultimo) non trovano la via del canestro dalla distanza (3 su 25) e si affidano alla sola grinta di un Jimmy Butler da 36 punti finali (23 nel primo tempo).
NETS WIN.
1-0 SERIES LEAD.#WEGOHARD pic.twitter.com/ie5Y6Yioz0
— Brooklyn Nets (@BrooklynNets) April 13, 2019
Embiid è in campo, ma dopo un buon inizio la fatica si fa sentire. Il camerunense si accontenta di soluzioni dalla distanza che fermano l’attacco Sixers e mandano fuori ritmo Embiid, che chiude la sua gara con 22 punti e 15 rimbalzi, ma con 5 su 15 al tiro (0 su 5 da tre punti).
I Brooklyn Nets costruiscono lentamente un solido vantaggio, mentre il Wells Fargo Center fischia sonoramente i padroni di casa incapaci di seguire un irriducibile Butler. Male Tobias Harris al suo esordio ai playoffs (4 punti e 7 rimbalzi in 41 minuti), male J.J. Redick che paga i problemi di falli.
Caris LeVert e D’Angelo Russell chiudono la gara, mentre in panchina Amir Johnson e Joel Embiid… controllano lo smartphone.
Sixers, Brett Brown: “Lo smartphone in panchina di Amir Johnson? Inaccettabile”
Coach Bret Brown adirato per la sconfitta che mette subito in salita la strada per i suoi Sixers, e per l’episodio dello smartphone “catturato” in panchina nelle mani di Amir Johnson, con i Nets in vantaggio di 16 punti:
“Inaccettabile. Affronteremo immediatamente la cosa, a porte chiuse. Sospensione? Non posso dirlo, dovremo vedere di che cosa si è trattato, al momento non ne sappiamo abbastanza. Di certo è una cosa su cui non potremo passare, prenderemo le misure necessarie“
Not the start to the playoffs the 76ers were looking for. pic.twitter.com/00hYolRdaJ
— ESPN (@espn) April 13, 2019
Le telecamere di ESPN hanno pescato Johnson estrarre il suo smartphone dalla tasca e mostrare rapidamente a Embiid, seduto al suo fianco, un messaggio di testo.
Dopo la gara, Joel Embiid ha giustificato Amir Johnson (che era a referto come giocatore inattivo, seppur “cambiato”) spiegando come Johnson stesse controllando il telefono “per ricevere informazioni su sua figlia”, accennando alle sue condizioni di salute.
“Mi assumo la piena responsabilità di quanto accaduto, e ne accetterò le conseguenze” Così Amir Johnson in un comunicato post gara “Mi scuso con i miei compagni, con la squadra e con i tifosi per quanto accaduto“.
I Philadelphia 76ers hanno multato il giocatore per condotta inappropriata e dannosa per la squadra.