Finiti di nuovo in svantaggio in doppia cifra nel terzo periodo, i Boston Celtics compiono anche in gara 4 la loro rimonta sui Milwaukee Bucks ma questa volta riescono a portarla a termine, grazie a Al Horford e a un Jayson Tatum che si scuote di dosso le difficoltà offensive delle ultime due partite.
Al Fiserv Forum di Milwaukee, i Celtics vincono per 116-108 con un quarto periodo da 43-28, che dal -10 (80-70 Bucks) del termine del quarto periodo li porta a toccare anche il +9 (108-99) e infine a pareggiare la serie sul 2-2.
Boston deve rinunciare prima della palla a due a Robert Williams III, che si ferma per un problema al ginocchio destro operato ad aprile. Al suo posto in quintetto base coach Ime Udoka schiera Grant Williams, e per la marcatura su Giannis Antetokounmpo si affida a Horford. Ed è qui che il veterano ex Sixers e Hawks compie un piccolo capolavoro: pur impegnato a piene mani contro il 2 volte MVP, risulta a fine partita il top scorer di Boston con 30 punti, 8 rimbalzi e 5 triple a bersaglio.
I Celtics tutti ritrovano la mano dalla lunga distanza (14 su 37 da tre) e nel quarto quarto esagerano: 16 su 19 al tiro complessivo e 4 su 5 da tre, con due canestri del solo Horford. Jayson Tatum cambia passo nel secondo tempo dopo un inizio complicato al tiro e segna 30 punti con 13 rimbalzi.
Dopo la partita, Al Horford ha spiegato quale sia stato per lui e per Boston il momento della svolta, anche emotiva, della partita. A inizio terzo periodo, Antetokounmpo schiaccia in transizione proprio contro l’ex Hawks, e si becca un fallo tecnico per “taunting” mentre mostra la faccia cattiva al veterano dei Celtics tornando in difesa. Horford guarda a sua volta Antetokounmpo e prende nota. “Non ho capito cosa mi abbia detto, ma il modo con cui lo ha fatto non mi era piaciuto. Quell’attimo mi ha caricato. Ma i playoffs sono così, intensi ed emotivi. Per noi le cose non si erano messe benissimo, do merito a Marcus Smart di aver continuato a parlarci a ogni pausa“.
Al Horford ha segnato 16 punti senza errori al tiro nel quarto quarto, i suoi 30 punti finali sono stati il suo massimo in carriera in post-season. Giannis Antetokounmpo ha chiuso con 34 punti, 18 rimbalzi e 5 assist con 14 su 32 al tiro, ma Milwaukee ha segnato solo 9 delle 27 triple tentate, dato risultato alla fine fatale.
“Dopo gara 3 abbiamo sentito di aver sprecato un’occasione, siamo partiti così concentrati oggi, io lo ero particolarmente” ancora Horford “E’ stata una di quelle sere“. “Big Al” si è anche fatto notare per una potente schiacciata proprio su Antetokounmpo a inizio quarto periodo, con tanto di colpo al volto della star dei Bucks che ha commesso nel frattempo fallo in difesa. Un altro momento decisivo nello spostare l’equilibrio della partita, e forse dell’intera serie che ora torna a Boston per gara 5.
“Che giocata, roba da macchina del tempo per lui“, racconta Tatum “Quando Al fa queste giocate riesce a gasarci tutti, anche in panchina. Gioca con così tanta passione. Io? Avevo giocato una gara 3 orribile e avevamo quasi vinto, ed è stato duro rendersene conto. Non vedevo l’ora di tornare in campo e riprovarci“.