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Lillard mantiene la promessa, Blazers e Nuggets vanno a gara 7

di Lorenzo Brancati
jamal murray per anthony davis

Dopo la sonora sconfitta incassata dai suoi Portland Trail Blazers in gara 5, Damian Lillard aveva promesso rivalsa in vista del sesto incontro della serie. Così in effetti è stato, e sul parquet amico la squadra dell’Oregon supera i Denver Nuggets per 108-119. Ora gara 7 andrà in scena domenica notte in quel di Denver, e varrà l’accesso alle Western Conference Finals.

A condurre i ragazzi di Coach Terry Stotts alla vittoria sono state tre grandi prestazioni. Due provenienti dal quintetto titolare ed una in uscita dalla panchina. Lillard, dopo qualche partita al di sotto dei suoi standard, torna a far registrare buoni numeri: 32 punti e 6/13 da tre; Cj McCollum si rifà dopo una pessima gara 5 e segna 30 punti, con +10 in plus/minus; Rodney Hood, infine, continua ad incidere a dovere in uscita dalla panchina, dopo i punti che erano stati decisivi negli overtime di gara 3, e ne mette a segno 25, tirando 8/12 dal campo e 3/4 da oltre l’arco. Degno di nota anche Zach Collins, che porta tanta energia dalla panchina ed è il primo Blazer a registrare 5 stoppate in una partita di Playoff, dopo Lamarcus Aldrige nel 2010.

A Denver non bastano i soliti Nikola Jokic, con 29 punti, 12 rimbalzi e 8 assist, e Jamal Murray, con 24 punti e il 50% da tre. I Nuggets ora si giocheranno tutto in casa, in gara7, come già successo contro i San Antonio Spurs, nel primo turno.

Lillard mantiene la promessa con un ottimo terzo quarto

La partita è stata combattuta nel primo tempo, con la squadra ospite anche spesso al comando. Tuttavia, nel terzo quarto, il numero 0 di Portland ha deciso di dare una scossa seria alle cose. I suoi sono andati in vantaggio a 4 minuti dalla fine del periodo e non si sono più guardati indietro fino al termine dell’incontro.

Come detto, Lillard aveva assicurato ai suoi tifosi che la serie Nuggets-Blazers non si sarebbe chiusa in 6 partite, ma che lui e compagni avrebbero forzato una gara 7. Così è stato. Royce Young, per ESPN, ha riportato le impressioni dei protagonisti della serie sull’impronta che la stella di Portland ha dato a questa partita.

Lo stesso giocatore ha commentato quei passaggi decisivi, nel terzo quarto di gioco:

“Sì, ho attaccato forte per far infuocare la folla e costringerli a chiamare un timeout. Sono stato dall’altra parte in queste situazioni, so che serve riunirsi e rifare gruppo con i timeout in questi casi in cui si va sotto. Per cui sì, puoi dire che cerco quei momenti con il mio gioco. (…) In quella situazione, a 9 minuti dalla fine del terzo periodo, non puoi certo già sconfiggerli, ma puoi infiammare la folla e costringerli a fermarsi e parlare tra loro, ed è un’ottima cosa.”

Anche il Coach avversario, Mike Malone, ha parlato delle giocate di Lillard che hanno deciso l’incontro:

“Si è trattato di una combinazione di varie cose. Di lui che ha capito molto bene il momento del match, e di noi che non l’abbiamo chiuso efficacemente in difesa. (…) Damian sa che è una situazione in cui bisogna vincere per sopravvivere, ed ha mostrato il mind-set che ti aspetteresti da un giocatore del suo calibro. Unisci la cosa con la nostra mancata fisicità in difesa, ed ecco che segna 6 triple. Per tutta la serie siamo stati bravi a negargli i tiri da tre, ma oggi invece è esploso segnandone tanti.”

Lo stesso leader dei Blazers ha infine espresso i suoi pensieri in vista della decisiva gara 7:

“Non bisogna pensarci troppo o renderla un fatto di grande, estrema, fondamentale importanza. Dovremo giocare a Basket, sarà sicuramente una partita importante sul loro parquet. Ma lì abbiamo già vinto in questa serie, sappiamo come dobbiamo arrivarci a livello mentale.”

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