Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsDenver Nuggets Playoffs NBA, i Nuggets evitano lo sweep: “Dimostrato che Warriors sono battibili”

Playoffs NBA, i Nuggets evitano lo sweep: “Dimostrato che Warriors sono battibili”

di Michele Gibin
warriors nuggets

I Denver Nuggets vincono in gara 4 alla Ball Arena ed evitano il secondo sweep ai playoffs di fila, dopo quello subito da Phoenix lo scorso anno, e ora la serie di primo turno contro i Golden State Warriors torna a San Francisco sul 3-1 per Stephen Curry e compagni.

126-121 il risultato finale di gara 4, Denver con un Nikola Jokic da 37 punti, 8 rimbalzi e 6 assist si tiene in vantaggio per l’intera partita e resiste nei minuti finali all’assalto della death lineup degli Warriors, aiutata anche dal sesto fallo che toglie Draymond Green dalla partita con 2 minuti ancora da giocare. I Nuggets trovano la prima vera grande prestazione offensiva di squadra della serie in gara 4, con 15 triple a bersaglio e i canestri decisivi nel finale di Monte Morris e Aaron Gordon, Golden State rimonta da uno svantaggio che tocca anche il -11 a inizio quarto quarto (100-89) e con Curry arriva al sorpasso sul 121-119 a 1:21 dal termine.

Come al solito, Stephen Curry parte da sesto uomo e quando entra in partita nel primo quarto sbaglia i suoi primi 5 tiri. Si riprenderà nel quarto periodo e chiuderà con 33 punti e 8 assist, ma con 3 su 11 da tre e ben 4 errori ai tiri liberi, mai così tanti in una partita di playoffs per il numero 30 Warriors.

Jordan Poole rallenta rispetto alle prime 3 partite, termina con 3 su 10 al tiro e 11 punti con 9 assist, chi invece trova una serata positiva al tiro è un Klay Thompson sempre più a suo agio con minutaggi importanti e il clima da playoffs. Per lui 32 punti con 7 su 11 al tiro da tre.

Thompson e Curry hanno davanti a loro in gara 4 dei Nuggets troppo determinati a non farsi eliminare davanti al proprio fisico, e che accettano la sfida anche a livello fisico e vocale con Draymond Green. Appena 40 secondi di gioco e la partita è già ferma, con il numero 23 Warriors che pianta in faccia a Jokic una manata involontaria che lo colpisce all’occhio destro. Aaron Gordon cerca spiegazioni e gli arbitri devono intervenire per separare i giocatori delle due squadre.

Golden State è sotto di 11 punti all’intervallo e nel terzo quarto prova il classico “blitz” per riacciuffare la partita. Blitz a cui i Nuggets resistono, il parziale è di 37-35 Warriors e la distanza tra le squadre invariata. Il momento più difficile per Denver arriva a 6 minuti dal termine, quando coach Kerr schiera il suo quintetto più pericolo con Curry, Thompson, Green, Poole e Andrew Wiggins e rientra in partita. Con 1:21 ancora da giocare, Jokic pareggia a quota 121-121 e sul possesso successivo Warriors Andrew Wiggins prova a schiacciare in tap-in il nuovo +2 su un errore di Thompson, ma sbaglia a propria volta e i Nuggets controllano la rimessa.

A 33 secondi dal termine è Monte Morris a segnare il canestro decisivo del 123-121 con un floater dal centro dell’area dei 3 secondi.

Loro sono una grande squadra ma sono battibili, se riusciremo a imporre il nostro basket e a far sentire loro il fisico ci possiamo dare ancora una chance“, così Morris dopo una partita da 24 punti con 5 triple a segno “Su di noi ora non c’è pressione, in gara 3 3 gara 4 abbiamo giocato al meglio, abbiamo dimostrato quando siamo fisici“. Sotto per 1-3 i Nuggets si trovano in una situazione simile a quella vissuta due volte ai playoffs 2020 giocati nella bolla di Orlando, quando rimontarono e vinsero due serie contro Utah Jazz e LA Clippers: “Probabilmente non c’è squadra più adatta di noi a rimontare da un 1-3. Non siamo dove vorremmo ma siamo ancora vivi, possiamo combattere ancora“, così coach Michael Malone.

Al pubblico dico che quando torneremo qui per gara 6 avremo bisogno dello stesso entusiasmo“.

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