Coach Tom Thibodeau, che è noto per i suoi minutaggi ben oltre i 35 minuti “inflitti” ai suoi giocatori migliori nelle squadre in cui ha allenato, ha una visione chiara della questione load management.
Il capo allenatore dei New York Knicks si rifà al passato, agli anni ’90 della NBA e ai primi anni 2000 quando “Thibs” era un assistente allenatore ai Boston Celtics di Paul Pierce, Kevin Garnett e Ray Allen. “Io porto l’esperienze delle buone squadre con cui ho lavorato, e di cui ho visto il modo in cui si allenavano“.
“Una volta ebbi la possibilità di parlare con Michael Jordan della questione, e a lungo. Di come si preparava ogni anno a una stagione così lunga. E lui credeva tantissimo, lui e la sua organizzazione, al modo giusto in cui ci si sarebbe dovuti preparare. La stessa cosa identica avveniva a Boston, nel 2008 (anno dell’ultimo titolo NBA dei Celtics, ndr), quei ragazzi furono fenomenali. Nessuno saltava mai un allenamento, un grande gruppo da allenare. Anche i Knicks degli anni ’90 erano così, ed è una cosa che poi ti torna utile“.
“C’è sempre il rischio di farsi male, nello sport professionistico” ha detto il coach a SNY.tv “Ma non cambia il fatto che ci si deva preparare al meglio a una stagione lunga“.
La NBA ha introdotto dalla stagione 2023-24 una nuova policy anti load management, una serie di regole che vogliono impedire alle squadre di far riposare e tenere fuori di proposito giocatori non infortunati, per concedere loro dei turni di riposo programmati. Il vicepresidente esecutivo NBA Joe Dumars ha spiegato in conferenza stampa mercoledì i dati e le tendenze che hanno reso necessario, nella sua ottiva, l’intervento della lega.