Stephen Curry ha subito un infortunio al ginocchio sinistro nel terzo quarto della partita poi vinta per 119-113 al Chase Center dai Golden State Warriors sui Dallas Mavericks, e ha dovuto abbandonare il campo.
Curry si è fatto male in uno scontro con McKinley Wright IV, guardia dei Mavs, che aveva tentato una penetrazione a canestro contro di lui. Il ginocchio di Steph e quello del suo avversario si sono incocciati, Curry si è subito fermato e coach Jason Kidd ha chiamato un timeout a gioco fermo dopo il fallo del numero30 di Golden State.
Dopo il minuto di sospensione, Stephen Curry è tornato negli spogliatoi per i primi esami, una radiografia che ha dato esito negativo, in attesa di una risonanza magnetica.
Fino a quel momento, Steph aveva segnato 21 punti con 7 su 11 al tiro, e gli Warriors erano in vantaggio per 98-78 contro dei Mavs privi di Luka Doncic, infortunato. “Ogni volta che occorre fare una risonanza magnetica c’è un certo livello di preoccupazione“, ha detto coach Steve Kerr dopo la partita “Ora aspettiamo i risultati e incrociamo le dita“. Stephen Curry aveva già saltato 11 partite di stagione regolare quest’anno a causa di una sublussazione alla spalla sinistra, tra dicembre e gennaio.
Con la vittoria su Dallas, gli Warriors (27-26) sono tornato sopra al 50% di vittorie in stagione in una classifica della Western Conference che resta cortissima. Tra i Los Angeles Lakers 12esimi e i Dallas Mavs sesti ci sono appena 3 partite di differenza.
Come riportato da Shams Charania di The Athletic nella serata italiana di domenica, Stephen Curry dovrebbe restare fermo “diverse settimane” e saltare anche l’All-Star Game del prossimo 19 febbraio, dove sarebbe stato tra i 10 giocatori titolari. I tempi opportuni di recupero si sapranno però solo nei prossimi giorni. Nelle 11 partite saltate in precedenza tra dicembre e gennaio, il record Warriors è stato di 6 vittorie e 5 sconfitte, in linea con la stagione fin qui condotta dai campioni NBA 2022.