Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti Un LeBron sartoriale cuce la quarta vittoria per i Cavs

Un LeBron sartoriale cuce la quarta vittoria per i Cavs

di Matteo Meschi

A metà gara a LeBron James non stavano piacendo né la maglia con le maniche né il punteggio. Così ha deciso di prendersi cura di entrambi.

The King infatti ha concluso la gara con 23 punti e un rapido intervento di sartoria sulla nuova maglia con le maniche, che fino a quel momento gli stava dando fastidi.

Insieme a lui bisogna segnalare l’ottima prestazione di Mo Williams, autore di 22 punti che hanno permesso a Cleveland di vincere contro i New York Knicks e di centrare la quarta vittoria consecutiva in questo inizio di stagione.

Dopo un pessimo inizio di serata al tiro, James si è strappato le maniche della sua nuova maglia e, durante il terzo quarto, ha iniziato a sistemare le proprie percentuali: grazie ad un parziale di 26-17, la squadra di Blatt è rientrata prepotentemente in corsa dopo essere stata sotto anche di 18 punti all’intervallo.

A fare la differenza però non è stata solamente la divisa di LeBron, ovviamente. Infatti nella prima metà di gara Cleveland ha mostrato una grande difficoltà nella circolazione della palla, con i giocatori bloccati nelle loro posizioni. Dopo l’intervallo invece, con la scena della maglietta, The King si mostra più voglioso e i Cavs iniziano a far male, recuperando punto su punto e arrivando al sorpasso grazie ad un grandioso terzo quarto. A contribuire alla vittoria finale ci hanno poi pensato Thompson e Love, autori rispettivamente di 13 e 12 rimbalzi.

Per i Knicks resta il rammarico di non aver saputo difendere l’ampio margine accumulato a metà gara, quando il tabellone recitava un clamoroso +18. Porzingis, già in evidenza nella gara con gli Spurs, ha replicato con un’altra bella gara contro LeBron, bissando il suo appuntamento con la “schiacciata in testa”: dopo Aldridge lunedì infatti, questa volta è toccato Kevin Love, completamente sommerso dal lettone su una palla a rimbalzo.

Purtroppo per New York il giovane rookie incappa presto in un problema di falli e i Knicks si sono ritrovati ben presto a doversi arrangiare senza di lui. Il lettone però a fine partita, parlando ai microfoni, ha sbottato tutta la sua frustrazione “Devo essere disponibile nei momenti clou della partita, devo imparare ad evitare i falli stupidi”. Nonostante la dura autocritica, coach Fisher lo ha difeso spiegando che può capitare avere problemi di falli per un rookie al primo anno di NBA “Non penso abbia fatto qualcosa di sbagliato, lui è molto giovane e sta imparando. Non dimentichiamo che sta giocando contro i migliori difensori della lega”.

I Knicks senza il suo lungo si sono così ritrovati a dover fare affidamento ad un Anthony troppo incostante nel complesso della partita. Infatti il numero 7 non ha saputo mantenere un buon livello al tiro e, dopo aver preso 9 rimbalzi solo nella prima metà di partita, ha terminato la sua partita con 17 punti in 18 tiri presi, una % troppo bassa per un giocatore del suo calibro. A fine partita Melo ha parlato anche dei suoi ex compagni Shumpert e JR Smith, suoi amici e oggi compagni di squadra di LeBron “Amo giocare contro i miei fratelli. E’ come se LeBron li avesse portati via dalla mia famiglia”.

Ad ogni modo, i problemi più grossi per i Knicks sono venuti ancora una volta da Calderon, completamente inutile in fase difensiva. I suoi mancati aiuti sono costati falli a Porzingis e i tifosi stanno iniziando ormai a perdere la pazienza verso un giocatore che sembra sempre più fuori dal progetto. Una eventuale trade a febbraio a questo punto non sorprenderebbe nessuno.

https://www.youtube.com/watch?v=5AECfmxbqg8

You may also like

Lascia un commento