L’Arabia Saudita potrebbe diventare un serio pericolo anche per la NBA? Se fino a qualche mese fa questa domanda aveva solamente una risposta, adesso invece qualcuno potrebbe anche pensarla diversamente. Con tutto ciò che sta accadendo nel mondo del calcio, dove anche giocatori nel miglior periodo della loro carriera decidono di salutare l’Europa per andare a giocare in Arabia grazie a dei contratti stratosferici, nulla toglie alla possibilità che tra qualche anno il PIF (Public Investment Fund, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita) possa volgere le sue attenzioni anche al mondo della palla a spicchi.
Dopo aver appreso la notizia dell’offerta di 700 milioni di euro dell’Al Hilal per un anno, il giocatore che guadagnerà di più nella prossima stagione sarà Stephen Curry con 51.9 milioni, più di un giocatore NBA ha voluto esprimere la propria opinione a riguardo. LeBron James, Giannis Antetokounmpo, Damian Lillard, Draymond Green e Gary Payton II per esempio.
Non solo calcio, L’Arabia Saudita punta forte anche su tanti altri sport
Fortunatamente per Green in Arabia Saudita c’è una lega di basket, la Saudi Basketball League. È composta da 12 squadre ed è stata fondata nel 1976. In più, il basket è uno sport che ha recentemente avuto una grande crescita di seguito nel paese arabo, come dimostra la vittoria dell’Arab Basketball Championship nel 2018. Oltre al calcio, però, il fondo saudita ha deciso di puntare molto anche sul golf, dove fino a poco tempo fa esisteva il LIV Tour, la lega professionistica che faceva concorrenza alla PGA puntando anche lì sugli ingaggi molto alti dei golfisti. Sulla boxe, ospitando alcuni dei match più importanti degli anni. Sulla Formula 1, essendo che dal 2021 esiste anche il GP dell’Arabia Saudita. E anche sull’equitazione ed il wrestling professionistico.
Stando a tutto questo, non sarebbe da meravigliarsi se un giorno il governo saudita decidesse di puntare molto anche sul basket. Se sono riusciti a convincere Cristiano Ronaldo e Karim Benzema, l’attuale Pallone d’Oro in carica, ad andare a giocare da loro, cosagli impedisce di offrire contratti da 500, 600, 700 milioni anche ai vari Antetokounmpo, James, Curry o Durant? Fortunatamente per la NBA invece, per adesso, il PIF sembra non aver intenzione di arrivare ai livelli del calcio anche con il basket, ma sarebbe da sciocchi pensare che non possano arrivare a farlo anche lì.