Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti Chi è Klay Thompson: la grande bellezza (e non solo)

Chi è Klay Thompson: la grande bellezza (e non solo)

di Andrea Ranieri
Klay thompson

Chi è Klay Thompson? Qualcuno potrebbe dire di saperlo davvero? Sì, ok, uno dei due migliori tiratori della NBA assieme al suo celebre compagno Stephen Curry. Il giocatore con la meccanica di tiro più vicina a quella ideale, va bene anche questo. E oltre a questi elementi puramente tecnici? Chi è Klay Thompson fuori dal campo? Da dove viene? Che infanzia ha avuto? Com’era la sua carriera prima di essere sulla bocca e negli occhi di tutti?

Dicasi Sindrome di Stendhal una particolare condizione psicologica in causa della quale alcuni soggetti soffrono di determinati sintomi, quali capogiri o tachicardia, quando messi di fronte ad opere d’arte di straordinaria bellezza. E non potete considerarvi veri appassionati e amanti della pallacanestro se non trovate “bello da paura” un video in slow-motion di Klay Thompson che mette i piedi a canestro, riceve e in circa mezzo secondo recapita a canestro un morbido pallone roteante. E se i tifosi del mondo cestistico sono i malati, il tiro di Klay Thompson, le sue movenze più in generale, sono decisamente l’opera d’arte. Perché l’espressione “arte in movimento” è inflazionata, ma nel caso del tiratore degli Warriors diventa etichetta appiccicata con estrema cura.

Il gene dello sport era già nel DNA di Klay, lui lo ha affinato, portandolo ad un livello superiore, anche attraverso una crescita che forse in molti hanno dimenticato o proprio non conoscono. Poche parole, tanti fatti, altrettanti canestri. Una vita tranquilla e vissuta lontano dagli eccessi, tra palestra e famiglia. Andiamo a scoprire chi è Klay Thompson.

Chi è Klay Thompson? Il giocatore con la migliore meccanica di tiro della NBA

Chi è Klay Thompson? Il giocatore con la migliore meccanica di tiro della NBA

Gli inizi della storia

Ancora una volta è la città di Los Angeles la patria di una futura stella dello sport. Qui, in data 8 febbraio 1990 nasce Klay Thompson da mamma Julie e papà Mychal.

Entrambi sono due sportivi: Julie è una giocatrice di pallavolo; Mychal è un eccellente giocatore di pallacanestro, addirittura prima scelta assoluta al draft NBA 1978 e poi giocatore dei Los Angeles Lakers con cui vincerà due titoli NBA. In seguito, Klay avrà anche due fratelli, Mychel e Trayce. Quando Thompson ha soli due anni, la famiglia sin trasferisce in Oregon. Qui arriva una conoscenza importante, quella di Kevin Love, amico per la vita e poi futuro rivale nella NBA, e prima ancora compagno di squadra di Klay quando i due praticavano (e discretamente) il gioco del baseball. Dodici anni dopo un nuovo trasloco, questa volta di ritorno verso la California

Chi è Klay Thompson: high school e college

Riassestatisi in California, i Thompson iscrivono il figlio più celebre alla Santa Margarita Catholic High School, luogo (sia benedetto) in cui matura l’amore di Klay per il basket. Il suo anno migliore è l’ultimo, quello da senior, concluso a 21 punti di media e trascinando il team ad un record di 30-5, con sconfitta nella finale statale.

Nondimeno, la sua carriera non prosegue in un college di primo livello cestistico. La scelta porta il nome di Washington State University. Il primo anno ci racconta di 12.5 punti a partita e della reputazione non da poco di miglior freshman della propria Division. Il secondo anno gli mette addosso gli occhi illuminati dei professionisti. Klay Thompson guida i propri compagni al Great Alaska Shootout Championship. E’ occasione adatta per battere un po’ di record. Il più impressionante di questi è il premio di Most Oustanding Player del torneo, meritato grazie a una prova da 43 punti, miglior prova realizzativa individuale nella storia del torneo. La sua stagione si chiude a 19.6 di media, un attaccante, non solo tiratore, con raro istinto del canestro. Nel suo anno da junior porta la squadra al Pac-10 tournament, dove fa segnare nuovamente una prova da 43 punti, stavolta con la ciliegina di 8 triple a bersaglio, record per una singola partita nel torneo. Divenuto terzo miglior marcatore nella storia del suo college, ora tutti sanno chi è Klay Thompson e i tempi sono maturi per il salto nella NBA. Klay si rende eleggibile per il draft NBA 2011.

Chi è Klay Thompson nella vita privata

Dire chi è Klay Thompson nella vita privata non è necessariamente semplice. Le sue relazioni sentimentali sono state diverse e nessuna di esse si è conclusa in maniera positiva. Le ultime notizie ci parlano di un Thompson single al momento, ma la situazione è abbastanza controversa e misteriosa. Tra le storie chiuse, la più importante è stata sicuramente quella con Hannah Stocking, una nota modella. I due non si sono lasciati benissimo: lei avrebbe accusato lo Splash Brother di averlo sorpreso a “dilettarsi” con un’altra ragazza.

Più arcana pare la relazione con la giocatrice di pallacanestro Tiffany Suarez, che nel 2015 postò una foto su Instagram con Klay, ringraziandolo per la splendida serata trascorsa insieme. Dal 2018 al 2020 Klay Thompson è stato fidanzato con l’attrice e modella Laura Harrier. Tuttora la situazione non appare molto chiara. L’unico elemento certo è che Klay Thompson non ha poi troppe difficoltà a trovare donzelle che cadano ai suoi piedi.

L’arrivo fra i grandi della NBA

Il draft del 2011 verrà ricordato sicuramente per alcuni flop scelti nelle prime dieci posizioni, quali Derrick Williams, Jan Vesely e Jimmer Fredette, ma anche per una dose di talento forse troppo sottovalutata. Il futuro numero 11 degli Warriors viene scelto proprio nella posizione simboleggiata dal suo numero di maglia. Prima di lui, la prima scelta assoluta Kyrie Irving, suo futuro rivale in epiche battaglie sul campo, ma anche Kemba Walker. Klay può vantare, in compenso, di essersi messo dietro giocatori del calibro di Kawhi Leonard e Jimmy Butler, due star che si sarebbero rivelate oro puro da scoprire con il tempo, la fiducia e il lavoro.

Ma torniamo al nostro uomo. A selezionarlo sono i Golden State Warriors, squadra che cerca giovani interessanti per ricostruire, dopo un periodo di difficoltà e di “lotta nel fango”. Suo compagno di backcourt sarà un altro spaventoso tiratore, Stephen Curry. Ora si tratta solo di trovare i giusti equilibri.

Chi è Klay Thompson sui parquet NBA

L’inizio della carriera NBA di Thompson avviene, tutto sommato, in sordina. La mancata selezione per la partita tra rookie e sophomore in occasione dell’All-Star Weekend del 2012 dà però una svolta e una spinta psicologica alla stagione del ragazzo. Tutte le sue cifre iniziano a incrementarsi e lo spessore della produzione offensiva aumenta a vista d’occhio (da 7.6 punti a 12.8); con ciò le sue doti balistiche si palesano luminose, quasi abbaglianti (55.6% da tre punti).

Il sempre troppo poco stimato coach Mark Jackson comincia poi la trasformazione di Klay in arma difensiva di primo livello. Dalla delusione del mese di febbraio alla presenza nel primo quintetto dei rookie il passo è breve. Nella sua seconda stagione prosegue l’affinamento del rapporto tecnico con Curry e Thompson, in gennaio, fa registrare il proprio massimo in carriera di 32 punti. Le 483 triple stagionali combinate dei numeri 11 e 30 degli Warriors riportano la squadra della Baia ai playoffs. Il primo turno li vede eliminare i Denver Nuggets, privi della loro stella Danilo Gallinari. In semifinale di Conference, l’esperienza degli Spurs ha la meglio in sei gara, ma Thompson fa registrare anche una prova da 34 punti con 8 su 9 dal perimetro, contro una delle difese più efficienti della NBA.

L’ascesa prosegue. La stagione 2013\14 lo vede segnare 18.4 punti di media e comincia subito con una prova da 38 punti nell’opening game, giusto per lanciare un segnale decisamente eloquente. Lui e Curry combinano ancora più triple rispetto all’anno precedente, 484, nuovo record per un duo nella storia del gioco. Conquistato il sesto posto in stagione regolare, al primo turno i Clippers di Chris Paul, Blake Griffin e DeAndre Jordan risultano troppo forti; gli Warriors comunque si arrendono solo alla settima partita.

Nell’estate arriva la sterzata che si rivelerà decisiva per l’immediato futuro di Klay Thompson e degli stessi Warriors: Steve Kerr, esordiente, sarà il nuovo coach del team. L’abilità di Kerr sta nel trovare subito un sistema di gioco adatto ai giocatori a disposizione, in cui lasciare un po’ di corda alle letture di chi scende in campo diventa elemento imprescindibile, oltre che modo di suggellare una collaborazione tecnica quantomai efficace.

Klay fa registrare un nuovo career-high di 41 punti e, per la prima volta, viene convocato per l’All-Star Weekend. La cavalcata stagionale è stupenda: Golden State è ora un carro-armato inarrestabile, che arriva senza troppe difficoltà fino a un’inaspettata finale, scrivendo pagine di storia della tattica, tanto in attacco quanto in difesa. Gli avversari sono i Cleveland Cavaliers del figliol prodigo LeBron James, già privi di Kevin Love e dunque sfavoriti. Gara 1 vede i Cavs controllare il ritmo e trascinare i Dubs all’overtime, salvo poi perdere in seguito al grave infortunio patito da Kyrie Irving. Ciononostante, le successive due gare non cambiano copione e i Cavaliers si portano avanti 2-1. Le tre gare successive, tuttavia, mostrano di cosa siano davvero capaci gli Splash Brothers, che trascinano, insieme all’MVP Iguodala, gli Warriors al primo titolo dopo 40 anni. L’annata 2015-16 vede i Warriors rompere ogni record e vincere ben 73 partite in stagione regolare.

Ormai a chiaro a tutti chi è Klay Thompson, che aggiusta a quota 45 il proprio massimale di punti. I primi due turni playoffs sono solo una formalità; ma, in Finale di Conference, i Thunder di Westbrook e Durant conducono 3-1 dopo 4 gare. Le grandi prove del numero undici nelle successive tre gare permettono a Golden State di rimontare e chiudere sul 4-3. E’ ancora finale contro i Cavs, che stavolta sono al completo. Le prime gare vedono gli Warriors dominare per larghi tratti, anche grazie a un Thompson che, nonostante cattive percentuali, si spende eroicamente in difesa su Irving. Il numero 2 di Cleveland e il Re, però, la pensano diversamente e, grazie a una serie di prove storiche (ma anche stoiche) triturano la difesa degli Warriors e vincono per 4-3.

La delusione per una sconfitta data in gran parte dalla propria supponenza porta, durante l’estate, alla firma di Kevin Durant. Dopo un inizio difficile per Klay, che fatica a trovare gli equilibri giusti con il nuovo compagno, arriva la seconda esplosione in carriera, che culmina con la mostruosa prova da 60 punti in meno di 30 minuti contro i Pacers. Trovata la quadratura del cerchio, la vittoria del titolo è solo una formalità, che passa da un percorso nei playoffs macchiato da una sola sconfitta, in gara quattro di finale, ancora contro i Cavaliers, che stavolta escono sconfitti. Klay Thompson continua a stracciare retine anche nella stagione che segue, che si rivela un’altra tranquilla cavalcata verso il titolo, conquistato battendo ancora Cleveland, stavolta per 4-0, e ponendo fine al regno della squadra di coach Lue nella Eastern Conference. E’ il terzo titolo in quattro anni per Klay Thompson e i Golden State Warriors.

Klay Thompson, gli anni degli infortuni

La stagiione 2018\19 dei Golden State Warriors ha l’aria dell’ultimo ballo di una super squadra. Kevin Durant sarebbe diventato free agent a fine stagione, così come Klay Thompson, e la sensazione che un nuovo capitolo stesse per cominciare accompagnerà l’intera annata.

Quel che Klay non avrebbe potuto prevedere è la sfortuna, gli infortuni. Gli Warriors “giocicchiano” in regular season e si fanno notare per qualche nervosismo di troppo e una lite tra Durant e Draymond Green, Thompson gioca una stagione solida in cui – e questo è tutto dire- chiude con la percentuale al tiro da tre punti più bassa in carriera: 40.2%. Si è visto di peggio.

Ai playoffs però il logorio della squadra non si vede, gli Warriors soffrono contro i Clippers ma contro i Rockets crescono. Durant si infortuna una prima volta e tocca a Klay e Curry guidare la squadra. Il risultato? Un 4-0 in finale di conference contro i Portland Trail Blazers e la quinta finale NBA consecutiva, contro i Toronto Raptors e con la speranza di ritrovare KD lungo la strada. E invece il destino ha altro in serbo. Klay Thompson è costretto a saltare gara 3 per un infortunio muscolare, torna in gara 4 e in gara 5 con la serie sul 3-1 Toronto torna anche Durant, ma dura poco. KD si rompe il tendine d’Achille della gamba sinistra dopo 11 minuti di gioco ma gli Wariors vincono e forzano gara 6.

chi è klay thompson

L’infortunio di Klay Thompson alle NBA Finals 2019

In gara 6 a Oakland Golden State si affida a Curry, Thompson e Green e la partita è in equilibrio. Nel terzo quarto Klay vola a schiacciare, subisce un leggero fallo da Danny Green ma si sbilancia e atterra malamente sulla gamba sinistra. Il suo ginocchio cede, Klay è a terra e la sua espressione dice tutto ma dopo una pausa negli spogliatoi torna in campo e segna i due tiri liberi. Poi lascia la partita e gli esami parlano chiaro, rottura del legamento crociato. Golden State ha un ultimo tiro per strappare una gara 7 ma esce, i Raptors sono campioni NBA.

Thompson non gioca la stagione 20219\20 ma a luglio rinnova il suo contratto con i Golden State Warriors, mentre Durant lascia e va ai Brooklyn Nets. Il 2019\20 degli Warriors è disastroso, la squadra imbarca acqua e aspetta il ritorno di Klay Thompson e Steph Curry (altro infortunato eccellente). A novembre 2020 Klay Thompson è pronto e tirato a lucido, e con Curry, Green, Andrew Wiggins e coach Kerr gli Warriors fanno ancora paura. Purtroppo però per Klay il calvario non è ancora finito, il 19 novembre si rompe il tendine d’Achille della gamba sinistra durante una delle tante partite d’allenamento, e la sua stagione 2020\21 finisce ancora prima di cominciare.

Chi è Klay Thompson a livello tecnico?

Forse è il caso di “partire da dietro” per capire chi è Klay Thompson da un punto di vista puramente tecnico. Per molto tempo la cosa non è stata considerata, ma ora pare lapalissiano a tutti che il giocatore degli Warriors sia, prima di tutto, un grande difensore. Se lontano dalla palla si rivela sempre attento e puntuale nelle rotazioni, è sul pallone che il lavoro raggiunge livelli oltre la media. La sua velocità di piedi e la concentrazione, combinate con la stazza notevole per una guardia (201 cm) ne fanno un ostacolo difficile da valicare. La sua voglia di sacrificarsi con il lavoro sporco permettono al compagno Steph Curry anche di essere meno responsabilizzato in difesa, e quindi più riposato in fase offensiva.

In attacco, la sua più preziosa capacità risiede nel saper generare punti entro pochissimi tocchi, dote dei migliori tiratori, prima ancora che dei grandissimi attaccanti. Emblematico il suo career-high da 60 punti, segnati stando in campo meno di 30 minuti e, soprattutto, avendo la palla fra le mani per circa 90 secondi totali nel match. Non per nulla, il suo fondamentale migliore è il catch and shoot, sia in spot-up sia in uscita dai blocchi. La morbidezza della mano e l’eccellente meccanica di tiro sono impreziosite da un lavoro di piedi di primissimo livello in spazi stretti e da una velocità di rilascio seconda solo a quella di Curry. Negli anni, comunque, la voglia di non accontentarsi ha portato Thompson a migliorarsi anche nell’attaccare il ferro, particolarmente in situazioni di taglio, e nel crearsi il tiro dal palleggio, senza mai eccedere nell’uso dello stesso. Chi è Klay Thompson? La guardia tiratrice sognata da ogni coach, dalle Minors fino alla NBA, la “grande bellezza” di quel ruolo tanto importante quanto sottovalutato.

I titoli individuali

  • 1 NBA All-Rookie First Team (2012)
  • 5 NBA All-Star (2015, 2016, 2017, 2018)
  • 1 Foot Locker Three Point Contest (2016)
  • 2 All-NBA Third Team (2015, 2016)

I titoli di squadra

Come detto, Klay Thompson sa come si vincono titoli con la propria squadra. Ormai egli fa parte di una vera e propria dinastia della storia recente della NBA, quella dei Golden State Warriors di Steve Kerr:

  • 3 titoli NBA (Golden State Warriors; 2015, 2017, 2018)

Quanto guadagna Klay Thompson?

Detto e oramai chiarito chi è Klay Thompson, ci manca solo di dare una sbirciata al suo conto in banca, andando ad analizzare le cifre dell’attuale contratto della stella dei Warriors, uno dei più ambiti free agent della prossima estate NBA, quella del 2019.

YEARAGEBASE SALARYCAP HITDEAD CAP
2015-16Contract details by year25$15,501,000$15,501,000$68,979,450
2016-17Contract details by year26$16,663,575$16,663,575$53,478,450
2017-18Contract details by year27$17,826,150$17,826,150$36,814,875
2018-19Contract details by year28$18,988,725$18,988,725$18,988,725
2019-20Free Agent Year29$30,695,625$30,695,625
2020-21Free Agent Year30$35,361,360$35,361,360

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