I Boston Celtics non sono riusciti a trarre vantaggio dall’aver giocato in casa, perdendo Gara 4 delle Finals contro i Golden State Warriors venerdì sera.
Sanno benissimo che è andata così ma, mentre la serie si sposta di nuovo a San Francisco per Gara 5, gli uomini di coach Ime Udoka rimangono fiduciosi di poter vincere anche in trasferta, per poi portare a termine il lavoro.
“Si può trarre vantaggio da tutto” ha detto Jaylen Brown. “Ovviamente, penso che potremmo essere in una posizione migliore rispetto a quella in cui siamo, ma non lo siamo. Siamo sul 2-2. Comunque, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Abbiamo ancora un sacco di grande basket davanti a noi. Prendiamo i nostri errori, impariamo da essi e li applichiamo al meglio per il futuro. Penso ancora che siamo in una posizione ottima. Sono entusiasta di vedere come risponderemo nei prossimi giorni. Voglio dire, è emozionante. È il palcoscenico più grande del mondo. Il nostro gruppo, i nostri ragazzi, sono pronti a sfidare chiunque. Quindi non vedo l’ora”.
Ed effettivamente Brown ha molti motivi per essere ottimista sulle possibilità dei Celtics contro Golden State. E’ vero, dovranno vincere almeno un’altra partita in trasferta per il titolo, ma in questi playoffs hanno avuto più successo lontano da casa che al TD Garden. Il loro record è infatti di 8 vittorie e 3 sconfitte nelle partite in trasferta dell’attuale postseason, rispetto al 6-5 registrato in casa. In più, Boston ha vinto tutte e 7 le partite di playoffs giocatesi dopo una sconfitta.
“Ovviamente avevamo la possibilità di allungare il vantaggio e di portarci sul 3-1” ha detto Udoka. “Ma ora siamo sul 2-2, e ci siamo guadagnati anche questo. Non siamo sotto per 0-2, 1-2 o quello che volete. E sono sicuro che hanno detto la stessa cosa di Golden State dopo che li abbiamo battuti qui. Sappiamo che la serie è lunga. Come ho detto, siamo stati già messi alla prova in due serie di 7 partite, a Milwaukee e a Miami”.
Queste due esperienze sono infatti anche alla base della fiducia che Boston ha per il futuro. I Celtics hanno giocato in trasferta e hanno vinto entrambe le Gare 7 contro i Bucks e gli Heat, dunque hanno fiducia di potercela fare ancora una volta.
Ma prima di pensare a questo, c’è uno zoccolo duro da affrontare. Stephen Curry.
Ebbene sì, perché mentre i Celtics cercano un modo efficace per fermare il numero 30 di Golden State, sanno che neanche la loro miglior difesa potrà riuscirci.
“Penso che la narrazione si sposti su Steph Curry e su ciò che sta facendo” ha detto Udoka. “Ma nelle nostre vittorie e sconfitte, stiamo segnando gli stessi punti. Molto è dipeso dal nostro attacco, fino al quarto periodo. Ma anche nel corso della partita, abbiamo avuto diverse opportunità, trovandoci sul +5, +6 o +7, e l’attacco scarso o le palle perse li hanno fatti rientrare in partita. La differenza è stata nello sfruttare queste opportunità. Siamo stati solidi. E contro questa squadra, ogni volta che si esegue un attacco scadente, si fa girare la palla, si commettono errori, si perde palla, sappiamo quanto velocemente possano rientrare in partita. Questo è stato il caso di Gara 4, quando abbiamo sprecato le nostre possibilità”.
Sarà quindi fondamentale per i Celtics fare un lavoro migliore per contenere il due volte MVP, che quando trova ritmo può segnare da qualsiasi punto del campo e diventare un playmaker pericoloso.
“Steph Curry è bravo, se non l’avete notato. Sa tirare in modo incredibile” ha detto Brown. “Guardandolo, giocando contro di lui, anche alle Finals, sento che si sta alzando un po’ il livello. Ha avuto una prestazione straordinaria in Gara 4, e noi dobbiamo reagire”.
Quello che coach Udoka chiede ai suoi ragazzi è variare molto ed essere più fisici, soprattutto dopo che Curry ha segnato ben 43 punti in Gara 4. In particolare, Udoka lascerà alle sue guardie un certo margine di decisione, per capire dove iniziare a pressare Steph, con i lunghi pronti a fornire assistenza.
Ma proprio a questo si lega un aspetto chiave della serie, e cioè lo stato di forma di Robert Williams III, che ha dovuto avere a che fare con un continuo dolore al ginocchio sinistro. Non dimentichiamo infatti che è stato operato al menisco 2 mesi e mezzo fa, dopo una contusione ossea.
In Gara 4 Time Lord ha chiuso con 7 punti, 12 rimbalzi, 4 assist, una palla rubata e 2 stoppate in 31 minuti, ma ha chiesto di uscire dal campo a meno di 4 minuti dalla fine del quarto quarto, dopo un brutto atterraggio sul ginocchio dolorante. Tuttavia, sia lui che Udoka hanno detto che non c’erano problemi.
“Mi sento bene” ha detto il diretto interessato. “Un po’ dolorante, ma non sono i giorni peggiori che ho passato. Non posso dire se sia stato il salto in sé o l’atterraggio, ma è un tipico indolenzimento. Come ho detto, mi sento bene”.
Udoka ha poi aggiunto che Williams dovrà sottoporsi a tutti i normali test pre-partita per determinare la sua presenza in Gara 5, ma che si sente fiducioso potrà esserci.
“Gara 4 è stata una dura sconfitta, e lo capiamo” ha detto invece Jayson Tatum. “Ci siamo già trovati in questa condizione in passato. Questa è la terza volta di fila che mi sembra di essere in questa situazione. Quindi sappiamo cosa ci vuole. Sappiamo cosa dobbiamo fare, l’attenzione ai dettagli e cose del genere. Sono fiducioso come lo sono stato per tutti i playoffs, fiducioso nel fatto che risponderemo e giocheremo meglio per la maggior parte della partita di lunedì”.