Nikola Jokic segna 30 punti con 14 rimbalzi e 13 assist e i Denver Nuggets vincono gara 4 alla Crypto.com Arena di Los Angeles per 113-111 contro i Lakers e si qualificano per la prima volta nella loro storia alle finali NBA.
I Nuggets vincono la serie per 4-0, LeBron James chiude la sua stagione con 40 punti, 10 rimbalzi e 9 assist ma non riesce a evitare lo sweep, il cappotto netto, Denver riesce a tenerlo senza punti segnati negli ultimi 3 minuti di partita e Aaron Gordon e Jamal Murray lo stoppano sull’ultimo possesso della partita.
Jokic sigla la sua terza tripla doppia nella serie, la sua ottava in questi playoffs e si aggiudica il premio di Western Conference Finals MVP, e soprattutto regala ai suoi Nuggets la prima finale NBA, obiettivo sempre sfumato negli anni precedenti. Jamal Murray gioca un’altra partita di ottimo livello con 25 punti e Gordon ci aggiunge 22 punti con 6 rimbalzi e 5 assist.
Per LeBron James tripla doppia sfiorata in 48 minuti, senza neppure un secondo di riposo in panchina con la stagione dei suoi Lakers in bilico, e con 15 su 25 dal campo e 4 su 7 da tre. Anthony Davis chiude con una doppia doppia da 21 punti con 14 rimbalzi e 3 stoppate, ma 6 su 15 al tiro, per Austin Reaves altri 17 punti con 3 assist finali.
Come già accaduto nelle prime tre partite della serie, ai Denver Nuggets basta un’accelerazione netta per imporre la propria superiorità di squadra. Nel primo tempo, trascinati da un LeBron da 31 punti, i Lakers si portano in vantaggio per 72-58 ma nel terzo periodo Denver riparte, segna 36 punti e ne concede solo 16 ai padroni di casa, che devono rifare tutto da capo.
Non ci riusciranno, i Nuggets saltano avanti per 94-87 alla fine del terzo quarto e solo un ultimo sforzo di LeBron James, aiutato persino dal vecchio sodale Tristan Thompson gettato nella mischia da coach Darvin Ham, riporta i gialloviola ancora in parità. James segna i suoi ultimi 2 punti a oltre 3 minuti dal termine di gara 4, a quel punto la difesa di Denver decide di togliergli il pallone dalle mani e sfruttare anche la fatica accumulata dal numero 6 fino a quel momento.
Funziona, Gordon e Jokic tengono sempre avanti Denver nel punteggio, il serbo 2 volte MVP si inventa a 2:50 dal termine un tiro da tre punti allo scadere dei 24 secondi su un piede solo che fa 109-104 Nuggets, tripla alla quale risponde Austin Reaves.
Dopo 4 tiri liberi di Davis i Lakers si issano sul 111-111 con 1:13 ancora da giocare, e a segnare il canestro che poi risulterà decisivo è ancora Jokic, in layup contro Anthony Davis e Dennis Schroder. Gli ultimi possessi offensivi dei Lakers non portano a nulla, James sbaglia un tiro impossibile a 26.6 secondi dalla fine e dopo aver controllato il rimbalzo su un errore di Murray, chiama timeout con 4 secondi ancora sul cronometro.
Sempre LeBron si prende la responsabilità dell’ultima azione, nella riedizione di una rimessa da metà campo che nel 2011 lo portò a un buzzer beater contro gli Indiana Pacers di Paul George, James riceve in punta dietro la linea dei tre punti, attacca Aaron Gordon che però tiene la sua penetrazione, sull’aiuto difensivo Jamal Murray riesce a mettere le mani sul pallone e LeBron non ha neppure la chance di tirare, la sirena suona e gara 4 è in archivio, a vincere sono i Denver Nuggets.
Nuggets che trascinati da Jokic e Murray hanno vinto le ultime 6 partite di post-season giocate, e che hanno dominato la serie con merito, da squadra superiore e con il giocatore migliore in campo. Dopo 47 stagioni NBA i Nuggets giocheranno finalmente le finali, l’apice dell’era Nikola Jokic in attesa di conoscere il nome dell’avversaria, e ovviamente il risultato finale della stagione. Denver ha saputo attendere con pazienza il ritorno ai massimi livelli di Jamal Murray, dopo il grave infortunio al ginocchio sinistro del 2021, e ha vinto la scommessa Michael Porter Jr, giocatore di classe e talento ma dalla schiena fragile, che si è trasformato in tiratore micidiale (40.8% ai playoffs) accanto al duo Jokic-Murray.
In gara 4 Jokic ha giocato per 33 minuti filati, tutta la partita dal secondo quarto in poi dopo il primo, e unico, riposo in panchina, e senza pagare la fatica contro un Anthony Davis in calo fisico, per il serbo 45 minuti di campo, più di ogni altro suo compagno di squadra: “I playoffs sono belli anche per questo, perché non importa quanto stanco tu possa essere, vuoi solo vincere. Oggi non siamo stati perfetti in difesa sempre, ma le partite di basket si possono vincere in tanti modi diversi“.
“Abbiamo capito che cosa ci stavamo giocando“, ha detto coach Michael Malone dopo gara 4 “Non vuoi proprio dare a una squadra così una chance di rialzarsi, con LeBron James poi. Il modo in cui siamo tornati in campo nel terzo quarto mi ha dimostrato quanto maturi siamo, e a che livello possiamo giocare“.
Per i Los Angeles Lakers è invece la fine di una stagione lunghissima, iniziata con 10 sconfitte nelle prime 12 partite e che si è rivelata una rincorsa estenuante al 50% di vittorie e ai play-in. Nel mezzo, LeBron James è diventato a febbraio il miglior realizzatore NBA per punti segnati in carriera di sempre, alla trade deadline Russell Westbrook ha lasciato e sono arrivati giocatori come D’Angelo Russell, Rui Hachimura, Malik Beasley, Jarred Vanderbilt e Mo Bamba, che assieme alla crescita di Davis e di Austin Reaves si sono dimostrati utili alla causa. Da sfavoriti usciti dai play-in con la testa di serie numero 7, i Lakers hanno battuto i Memphis Grizzlies e i Golden State Warriors campioni NBA in carica, prima di cozzare contro un avversario troppo forte.
LeBron James ha dato tutto quello che i suoi 38 anni e i chilometri infiniti gli hanno permesso di dare, in gara 4 ha segnato 21 punti nel primo quarto ma ha chiuso in calando. E nel post partita si è lasciato andare a qualche considerazione sul suo futuro: “La stagione? E’ stata una bella corsa sulle montagne russe di certo. Ora ci sono diverse cose a cui dovrò pensare, a essere onesti. A livello personale, se andare ancora avanti a giocare, è una cosa a cui devo pensare. A questo punto della mia carriera posso pensare di giocare solo per vincere, la finale di conference non mi basta, ci sono già stato tante volte“.
Già pochi minuti dopo gara 4, Chris Haynes di Bleacher Report e TNT ha riportato come “il ritorno di LeBron James con i Lakers nel 2023-24 non è certo, e che il ritiro è sul tavolo, LeBron avrà diverse considerazioni da fare“.