James Harden sarebbe intenzionato a rinunciare alla sua player option da oltre 35 milioni di dollari per la stagione 2023-24 e cercare così da free agent un contratto a lungo termine, presumibilmente l’ultimo della sua onorata carriera, a Philadelphia o altrove.
Harden, 33 anni, sarà eleggibile per un rinnovo quadriennale al massimo salariale con i Sixers, che nel frattempo dovranno trovare un nuovo head coach dopo l’esonero di Doc Rivers. I rumors dei giorni scorsi dopo l’eliminazione contro Boston hanno descritto un James Harden “sponsor” della cacciata di Rivers, la realtà, più semplice, è che dopo un’altra eliminazione prima del tempo e dopo aver sprecato ancora un vantaggio per 3-2 in una serie, cacciare l’allenatore era la strada più semplice, quasi inevitabile da percorrere.
Diventando free agent, Harden avrà però modo di tenersi aperte tutte le porte e le opzioni, anche lontano da Philadelphia che a oggi sembra comunque la scelta più logica: più soldi e continuità con il gruppo e con Joel Embiid. Tenendo dunque a mente che è – al momento di scrivere – molto probabile che nel 2023-24 rivedremo il Barba in maglia 76ers, quali sono le altre squadre che potrebbero metterlo sotto contratto?
Eccone alcune.
Houston Rockets
I Rockets hanno perso il Wembanyama-derby alla draft lottery, il francese andrà a San Antonio e Houston ha rimediato solo la quarta scelta assoluta.
La squadra in cui James Harden è diventato una star e un MVP nella NBA è ancora ai primi passi della ricostruzione, inaugurata giocoforza proprio quando il Barba chiede e ottenne la trade nel 2021, peraltro. Jalen Green, Alperen Sengun, Jabari Smith, Tari Eason e Kenyon Martin Jr sono i migliori giocatori della squadra, Kevin Porter Jr è il giocatore di troppo e da muovere sul mercato, con la quarta scelta assoluta arriverà comunque un giocatore di alto livello. In panchina dall’anno prossimo ci sarà Ime Udoka, miglioramento istantaneo rispetto a Stephen Silas.
Il “copione” prevede per i Rockets almeno altri due anni di purgatorio, con poche vittorie e tante lezioni NBA ancora da apprendere. In tale contesto come potrebbero James Harden e la squadra considerare una reunion? Harden è davvero legato alla città e all’ambiente e secondo i report avrebbe un ritorno a casa, a condizioni economiche e tecniche adeguate, tra le opzioni aperte.
In campo, giocare accanto a una point guard come Harden non potrebbe che giovare a Jalen Green, Jabari Smith e Alperen Sengun, in un contesto di pressione relativa in cui saranno richiesti soprattutto progressi, numeri da “vendere” e una direzione tecnica. Tutte cose che James Harden può garantire.
Per il Barba il ritorno ai Rockets sarebbe la personale versione di un downshifting: meno pressione, aria di casa, obiettivi diversi. Ma è davvero un’ipotesi realistica?