Fiducia sì, ma meglio attendere per LeBron James, che sarà eleggibile durante la off-season per un’estensione contrattuale biennale da quasi 100 milioni di dollari con i Los Angeles Lakers.
Estensione che LeBron, stando a quanto riportato da Eric Pincus di Bleacher Report, non avrebbe alcuna fretta di sottoscrivere “al buio” in piena estate, e senza sapere ancora con certezza che volto avranno i nuovi Lakers di coach Darvin Ham.
La prima data utile per il rinnovo di James è il 4 agosto, l’attuale contratto di LeBron con i Lakers scadrà nel 2023 e le parti avranno tutto il tempo di negoziare un nuovo accordo durante l’intera prossima stagione. Per cui, nessun clima da separazione imminente tra LBJ e i gialloviola, ciò che pare assodato è però il fatto che il numero 6 voglia “attendere e vedere”.
Un rinnovo biennale porterebbe il suo contratto in scadenza nel 2025, esattamente come quello di Anthony Davis. In questa off-season i Lakers dovranno costruire parzialmente il roster accanto a LeBron, AD e (almeno all’inizio) Russell Westbrook, e con ben poco spazio di manovra.
Nessuna prima scelta al draft, nessuno spazio salariale per andare alla caccia di free agent e la necessità di rimettere sotto contratto almeno Malik Monk. Ci sarà poi da rimpiazzare un gruppo di veterani che lo scorso anno ha mostrato tutta la sua età: Carmelo Anthony, Avery Bradley, Trevor Ariza, Wayne Ellington, Dwight Howard, nessuno tra questi lascerà un grande ricordo.
LeBron James non avrà mai problemi a decidere un’eventuale prossima destinazione, sia da free agent nel 2023 oppure chiedendo una trade e indicando le destinazioni predilette. Ancora una volta però, sembra palese come a 37 anni, gli obiettivi di James per il finale di carriera (che comprendono giocare assieme al figlio Bronny almeno una stagione) e quelli dei Los Angeles Lakers non corrispondano quasi per nulla, al di là della stantia formula del “si gioca per vincere”.
Recentemente, LeBron si è esposto sull’espansione della NBA a Las Vegas con la 31esima squadra. Auspicio che però il commissioner Adam Silver ha parzialmente respinto negando qualsiasi piano di espansione “a breve” della lega da lui presieduta.