I Miami Heat vogliono trattenere PJ Tucker e sarebbero disposti a concedere al 37enne ex Rockets e Bucks un contratto triennale completamente garantito da circa 10 milioni di dollari annui, ma la volontà del giocatore sarà decisiva.
Tucker è al momento a metà strada tra Miami e i Philadelphia 76ers dei vecchi sodali James Harden (in campo) e Daryl Morey (in ufficio) ai tempi degli Houston Rockets, quando assieme arrivarono a sfiorare le NBA Finals nel 2018. I Sixers hanno finora operato sul mercato con l’intento di liberare spazio salariale per offrire un contratto a Tucker, scaricando il contratto di Danny Green, ma c’è ancora del lavoro da fare.
In attesa che James Harden decida di esercitare la sua player option da 46 milioni di dollari per il 2022\23, e che soprattutto firmi la sua estensione contrattuale, Philadelphia dovrà mettere mano al roster scaricando altri contratti via trade. Tra gli “indiziati” ci sono Furkan Korkmaz, Shake Milton e persino Matisse Thybulle, che dovrebbe avere parecchio mercato, lo scenario migliore per i 76ers sarebbe quello di trovare acquirenti per Tobias Harris o per il nuovo arrivato De’Anthony Melton, e creare così lo spazio necessario per Tucker, tramite una trade exception.
Senza grandi movimenti, Morey dovrà calcolare ogni centesimo per offrire a PJ Tucker o la midlevel exception biennale da circa 9 milioni di dollari e evitare l’hard cap. L’ala ex Bucks sarebbe interessata a un contratto pluriennale, e le offerte di Miami e Philadelphia al momento si ecquivalgono.
Dal canto loro, gli Heat starebbero già pensando alle contromosse in caso di partenza di PJ Tucker. Tra queste, un possibile ritorno in Florida di Jae Crowder che entrerà nell’ultimo anno di contratto a Phoenix e che potrebbe arrivare via trade, e la scommessa TJ Warren, ala degli Indiana Pacers che è reduce da due stagioni di stop per un infortunio al piede, e che sarà free agent.