Record: 44-38
I Toronto Raptors sono l’unica franchigia dell’intera lega nata in Canada (fondata nel 1995) che si differenzia dagli altri team Nba per una spiccata predisposizione al mercato europeo. Ora come ora tante, se non tutte, le squadre oltreoceano pescano dei giocatori direttamente dal nostro continente, ma qualche anno or sono era impensabile che un team NBA potesse scegliere un europeo alla prima chiamata assoluta di un Draft (è successo proprio ai Raptors nel 2006 con il nostro Andrea Bargnani).
I Raptors hanno vissuto diversi cambi di pelle durante la loro storia, arrivando ai giorni nostri ad avere una squadra promettente ma che non ha mai fatto il definitivo salto di qualità per provare a vincere il titolo. Testimonianza di questa considerazione è la perentoria sconfitta subita dai Washington Wizards nel primo turno dei Playoff dello scorso anno, quando sulla carta Toronto possedeva tutte le carte in regola per andare in semifinale di Conference. Il 4-0 subito da John Wall e soci ha fatto parecchio riflettere l’entourage dei canadesi, portando ad inevitabili ma necessari stravolgimenti del roster in vista della prossima stagione.
MOVIMENTI DI MERCATO
Come anticipato in precedenza, Toronto ha cambiato parecchio rispetto al 2014/2015, perdendo giocatori sicuramente importanti che potrebbero far sentire la loro mancanza durante l’imminente inizio di stagione. Amir Johnson, ala grande che ha vestito la casacca dei Dinosauri per oltre 400 partite ed autentica bandiera della franchigia canadese, ha firmato per gli interessanti Boston Celtics, mentre il sesto uomo dell’anno 2015 Louis Williams si è accasato ai Lakers nel tentativo di far tornare a brillare la squadra di Los Angeles, caduta in disgrazia nelle ultime non esaltanti stagioni. Altri pezzi importanti del puzzle di coach Casey sono migrati verso altri lidi: Greivis Vazquez è rimasto sulla costa Est andando a perorare la causa di Jason Kidd ai Milwaukee Bucks, Tyler Hangsbrough difenderà i colori dei Charlotte Hornets mentre il lungo Chuck Hayes proverà ad aiutare i Los Angeles Clippers a dare l’assalto all’anello.
Essendo stati così attivi in uscita, i tifosi che assieperanno l’Air Canada Center vedranno diversi volti nuovi calcare il loro parquet che, sicuramente, saranno in grado di sostituire al meglio i giocatori che hanno lasciato Toronto (almeno questa è la speranza). Il pezzo grosso che il GM Masai Ujiri ha corteggiato a lungo e che vestirà la maglia dei Raptors dalla prossima stagione è DeMarre Carroll, autore di una stagione sontuosa nei sorprendenti Atlanta Hawks. Altro innesto che andrà a rinforzare il roster di coach Casey è il playmaker Cory Joseph, un ottimo potenziale ricambio del titolare Lowry, che si porterà in dote il titolo vinto con gli Spurs nel 2014. Analizzando poi il reparto lunghi, sono arrivati due giocatori di sicuro affidamento come il veterano Luis Scola e Bismak Biyombo, centro congolese che militava a Charlotte. Ma la vera scommessa del mercato dei Raptors è senza dubbio Anthony Bennett, prima scelta del Draft 2013. Il classe ’93 viene dalle sue prime due stagioni NBA non di certo esaltanti, ma cercherà di esplodere tutto il suo potenziale in questa sua nuova avventura a Toronto.
QUINTETTO BASE
- PG Kyle Lowry
- SG DeMar DeRozan
- SF DeMarre Carroll
- PF Patrick Patterson
- C Jonas Valanciunas
L’unico volto nuovo nello starting five del team canadese è l’ex Hawks Carroll. Lowry e DeRozan devono dimostrare ancora qualcosa in più se i Raptors vogliono migliorare i risultati dello scorso anno: sono 2 giocatori troppo importanti per le economie di questa squadra, formando una coppia bene assortita e piena di punti nelle mani. Carroll dovrà adattarsi al nuovo sistema di gioco in fretta, ma siamo convinti che il classe ’86 sia pronto e maturo per caricarsi la squadra sulle spalle anche nei momenti difficili. Patterson formerà con Valanciunas il reparto lunghi, col lituano chiamato a confermare le buonissime cose fatte vedere nel 2014/2015.
ASPETTATIVE PROSSIMA STAGIONE
Il discorso Playoff non dovrebbe essere in discussione, anche se i Raptors dovranno metabolizzare in fretta le partenze di alcuni validi elementi della passata stagione, soprattutto quelle di Vazquez e Williams che dal punto di vista realizzativo erano devastanti uscendo dalla panchina. La colonna portante Amir Johnson non fa più parte del roster, ma, se Bennett si dimostrerà affidabile e finalmente pronto per questa lega, potrebbe essere il futuro della franchigia e un valido ricambio dell’ala che giocherà a Boston. Obiettivamente almeno quattro squadre sembrano avere qualcosa in più dei canadesi: Cavs, Bulls, Hawks e Heat appaiono superiori in maniera abbastanza evidente. Presumibilmente i Raptors si giocheranno le posizioni che vanno dalla quinta alla settima. Dipenderà molto da come i nuovi riusciranno ad amalgamarsi con lo zoccolo duro del gruppo, ma il loro record dovrebbe superare abbastanza facilmente il 50% di vittorie.
GIOCATORE CHIAVE
L’ago della bilancia sarà Kyle Lowry, che ha disputato una grandissima prima parte di stagione ma che non ha confermato quanto di buono fatto in regular season durante i Playoff. Il rendimento del playmaker è calato vistosamente nella serie di primo turno contro i Wizards e, seppur i numeri non siano tutto, balza all’occhio una cifra eclatante: i punti segnati dall’ex Rockets sono passati dai 17.8 della stagione ai 12.3 della post season. Sicuramente il nativo di Philadelphia ha fatto un grande passo avanti rispetto al passato, meritando la prima convocazione all’All Star Game, ma se Toronto vorrà migliorare i risultati dello scorso anno, tanto dipenderà dal suo playmaker. Lowry è atteso al definitivo step per consacrarsi come una delle migliori PG della lega, ci riuscirà nel corso del 2015/2016?
POSSIBILE SORPRESA
Anthony Bennett è il vero punto interrogativo di questa squadra. Finora l’ala canadese classe ’93 ha avuto poca fortuna e non si è dimostrato adatto per l’Nba, ma l’entourage dei Raptors ha preso questo rischio (calcolato) perché potenzialmente l’ex Cleveland Cavaliers e Minnesota Timberwolves è un giocatore in grado di spostare gli equilibri. Riuscirà coach Casey a plasmarlo e farlo diventare un uomo importante per Toronto?
Per NBA Passion,
Andrea Cosner