Secondo coach Ime Udoka, buona parte delle difficoltà per i suoi Boston Celtics nella serie contro i Miami Heat sono arrivati dal cattivo inizio in troppe partite. Un difetto da correggere senza più appelli, con la sola gara 7 a Miami da giocare per l’accesso alle NBA Finals.
“Inizi come quelli di gara 6 ci costringono a rincorrere per tutta la partita. Sapevamo in che situazione fosse Miami ieri eppure non abbiamo saputo giocare la nostra miglior pallacanestro nel primo quarto, sia in attacco che in difesa. E anche quando abbiamo rimontato, era sempre una battaglia in salita. Ci siamo sparati nei piedi, nei fatti“.
“Di certo ci piacerebbe iniziare meglio per provare a mettere un po’ di pressione su di loro come avevamo fatto in gara 7 contro Milwaukee. Giochiamo a Miami ma abbiamo tutta la fiducia che ci serve, ma ripeto, dobbiamo iniziare meglio la partita e impedire che (gli Heat, ndr) prendano confidenza presto“.
In gara 6, i Celtics hanno toccato il primo vantaggio significativo solo a circa 4 minuti dal termine, sul 97-94 grazie a un tiro da tre punti di Derrick White. Le 17 palle perse hanno pesato, anche nel finale con Jayson Tatum fermato da PJ Tucker e costretto a ben 7 turnover, i canestri di Kyle Lowry e soprattutto di un grandissimo Jimmy Butler hanno fatto il resto.
“Ora ci siamo messi in una situazione in cui ci bastava una vittoria su due partite, ed è ancora così. Ora finiamo il lavoro a Miami, siamo un gruppo resiliente e quest’anno ne abbiamo passate di tutti i colori. A volte sembra che per ottenere le cose dobbiamo sempre passare dalla strada più difficile, anche a causa di errori nostri“.
Per il rapporto infortuni, sia Marcus Smart che Robert Williams III sono indicati come questionable ma soprattutto per Smart si tratta di una formalità: il difensore dell’anno NBA 2022 sarà in campo per gara7, mentre per Miami resta il dubbio Tyler Herro, che ha saltato le precedenti 3 partite della serie.