16 triple, 36 tiri liberi guadagnati, 22 (!) palle perse forzate e persino due schiacciate di Luka Doncic, così i Dallas Mavs hanno travolto all’American Airlines Center i Phoenix Suns in gara 6, rimandando la serie a gara 7 in Arizona tra due giorni.
113-86 il risultato finale, un dominio Mavericks che si consolida alla fine del secondo quarto quando i texani sono avanti di 17 punti (60-43). Non si volteranno più indietro, con Doncic che addirittura si prende il lusso di due schiacciate consecutive contro la difesa immobile dei Suns, e si assicura di farlo notare alla panchina degli avversari.
Lo sloveno chiude gara 6 con 33 punti (11 su 26 al tiro), 11 rimbalzi e 8 assist con una sola palla persa, i Mavs tirano con 16 su 39 da tre punti con 10 triple a bersaglio dei soli Spencer Dinwiddie e Reggie Bullock. Ancora una volta, come in gara 4, Phoenix è incapace di contenere i tiratori dei Mavericks mentre in attacco, Devin Booker e un Chris Paul in evidente calo fisico producono solo palle perse (13 in due).
“Ora ci siamo guadagnati un’altra partita, e sarà divertente, daremo tutto quello che abbiamo. Oggi? Abbiamo vinto grazie alla nostra difesa“, così Doncic.
Coach Jason Kidd ha messo Reggie Bullock sulle tracce di Devin Booker, una sfida stra-vinta dai Mavs con l’ex Knicks che ha segnato anche 19 punti, facendo in buona sostanza ciò che Dorian Finney-Smith aveva saputo fare in gara 4. Dall’altra parte, Luka Doncic ha sfruttato ogni occasione possibile per creare buoni tiri sui cambi difensivi contro di lui, ha forzato qualche conclusione ma ha attaccato l’area dei tre secondi come mai prima nella serie (8 su 13).
“I numeri non li guardo mai un granché, se non vinci non servono. Se servono a vincere, bene“.
“Luka è un giocatore così tosto“, dice Bullock “C’è da ridere a vedere come gli altri provano a marcarlo, cercano sempre di contenerlo sui pick and roll ma lui genera sempre un cambio difensivo e segna sempre. Mi chiedo perché lo facciano. Noi siamo qui per sostenerlo e dargli man forte“.
E Phoenix? Giocare una gara 7 in casa è di per sé un vantaggio, lo dicono i ricorsi storici, e soprattutto in una serie in cui nessuna squadra ha ancora vinto in trasferta. Le ultime due performance dei Suns a Dallas sono però state fin troppo brutte per essere vere. “Abbiamo lavorato tutto l’anno per avere il vantaggio del campo, certo solo questo non ti garantisce di vincere la partita, ma è meglio sicuramente (…) ci sono già passato, la cosa più importante sarà non portarci la coda di gara 6 in campo, ogni partita fa storia a sé“, così Chris Paul, appena 13 punti con 4 assist e 5 palle perse.
“Siamo stati disorganizzati in attacco come mai quest’anno, non abbiamo avuto la determinazione e la concentrazione sufficiente per vincere in trasferta. L’avremo alla prossima partita“, assicura coach Monty Williams “Oggi abbiamo sottovalutato il fatto che Dallas avrebbe giocato con la forza della disperazione, e se accoppiamo questo alle nostre palle perse, il gioco è fatto“.
Devin Booker ha chiuso gara 6 con 19 punti, 8 rimbalzi e 8 palle perse, con 6 su 17 al tiro. “Gara7? Non ne ho mai giocata una, sono sicuro sarà divertente. Oggi non siamo stati noi stessi, troppo distratti in attacco e col pallone“.
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