Forse nessuno dei Golden State Warriors conosce Jimmy Butler meglio di Mike Dunleavy. Ed è per questo che il general manager ha fatto di tutto per portarlo nella Baia.
E, viste le 3 partite successive alla trade, sembra che il team abbia preso la decisione giusta: Butler sta infatti viaggiando con una media di 22 punti, 6.7 rimbalzi e 5.7 assist a partita, infondendo nuova linfa a Golden State.
Eppure, l’impatto immediato del giocatore non ha sorpreso minimamente il suo ex compagno di squadra. Dunleavy e Butler si conoscono infatti da molto tempo: i due sono stati compagni di squadra negli Chicago Bulls per tre stagioni, dal 2013 al 2016.
“Beh, per ironia della sorte, quando abbiamo costruito il nostro programma di sviluppo dei giocatori, io ho indicato lui come il prototipo di giocatore perfetto” ha detto il GM a proposito degli inizi della carriera di Butler. “È stato scelto alla prima del primo giro, ha giocato poco durante il suo anno da rookie, nel secondo ha fatto qualche progresso, nel terzo è decollato e il resto è storia. E Jimmy, io lo so, ha lavorato ogni giorno per migliorare. È stato allenato e istruito in modo eccellente. È stato bello vederlo. E so anche cosa significa giocare con lui e averlo come compagno di squadra, averlo nei playoff, per questo motivo ho pensato che sarebbe stato perfetto qui. So che si invecchia e che le cose cambiano nel tempo, ma ha ancora delle qualità che lo hanno reso ciò che è, un professionista. Per questo motivo, ho pensato che per noi fosse quasi impossibile non fare questo affare e prendere un giocatore del suo calibro”.