Con rispettivamente 4 e 3 partite ancora da giocare in stagione, Golden State Warriors e LA Clippers si stanno giocando il quinto e sesto posto in classifica a Ovest, ma nessuna delle due si può ancora dire al riparo da un’eventuale caduta fino al settimo posto che significherebbe play-in.
Los Angeles Lakers e New Orleans Pelicans hanno un passo abbastanza veloce da potersi mettere nelle condizioni di un sorpasso all’ultimo momento, con la classifica a Ovest tra quinto e ottavo posto che dice oggi:
- Warriors (41-37)
- Clippers (41-38)
- Pelicans (40-38)
- Lakers (39-38)
Tra Warriors e Lakers ci sono oggi sole 1.5 partite di distacco e nessuno scontro diretto ancora da giocare, Lakers e Clippers saranno invece protagoniste la notte tra 5 e 6 aprile dell’unico scontro di fatto diretto tra le quattro squadre che si stanno disputando la qualificazione diretta ai playoffs.
Prima di arrivare a tale scontro diretto, i Lakers saranno impegnati contro Rockets e Jazz e solo dopo queste due partite sapremo se LeBron James e compagni avranno ancora qualcosa da giocarsi contro i Clippers. I Pelicans sono invece attesi a due partite cruciali e difficili, in casa contro Sacramento Kings e Memphis Grizzlies: una sconfitta, e addio (salvo sorprese) a sogni di sesto posto.
A oggi, Warriors e Clippers si stanno contendendo dunque il quinto e sesto posto. In quarta posizione ci sono al momento i Phoenix Suns, che non possono più arrivare terzi (5 partite di distacco dai Kings) e che dovrebbero proprio impegnarsi per scendere fino al sesto posto, con 1.5 gare di distacco da Golden State. I Suns non hanno ancora perso (5-0) con Kevin Durant in campo e hanno a disposizione due partite sulla carta più semplici contro OKC Thunder e soprattutto San Antonio Spurs per mettersi in zona di sicurezza. Phoenix giocherà le ultime 2 partite in stagione contro Lakers e Clippers, ma per allora la situazione per KD e compagni potrebbe essere definitiva.
Una domanda che a LA sponda Clippers come a San Francisco potrebbero farsi, posto che affidarsi a calcoli comporta dei rischi, è: quanto ci conviene trovare i Suns di Kevin Durant, Devin Booker e Chris Paul al primo turno?
La sesta classificata affronterà i Sacramento Kings (3), la sorpresa dell’anno col miglior attacco NBA, due giocatori, Domantas Sabonis e De’Aaron Fox, candidati a una nomina All-NBA e in Mike Brown il probabile coach dell’anno. I Kings hanno però appena interrotto un digiuno di 16 anni di assenza ai playoffs NBA, e si presenteranno in acque per loro inesplorate, come gruppo. Una situazione che presenta dei rischi, contro dei marpioni come Clippers o Warriors: come reagirebbe una squadra con poca esperienza a un – facciamo – 1-2 e gara 4 in trasferta dopo 3 partite di primo turno?
Dall’altra parte, ai Suns manca il vissuto. Durant ha giocato sole 5 partite a oggi con Phoenix, saranno 10 alla fine della regular season posto che KD le giochi tutte. Kevin Durant è però la superstar più adattabile di sempre, ha la forma dell’acqua e nelle poche partite viste finora i Suns sono inarrestabili in attacco e hanno tenuto Twolves e Nuggets (senza Jokic) a 100 e 93 punti segnati.
KD è anche colui che nel 2021 stava riuscendo nell’impresa di vincere quasi da solo una serie contro i Bucks al completo, mentre Brooklyn non aveva James Harden e Kyrie Irving, e soprattutto nessuno dei due assieme. Da favoriti con asterisco ai playoffs 2021 al primo turno contro i Lakers, i Suns buttarono fuori per 4-2 LeBron James e compagni dopo essersi trovati sotto per 1-2 e con un Chris Paul infortunato e in campo alla Enrico Toti, per chi rimembra.
I Clippers saranno verosimilmente senza Paul George al primo turno. Sullo status di Andrew Wiggins a Golden State c’è il massimo riserbo, l’ex Twolves non gioca di fatto da gennaio, è rimasto per un mese lontano dalla squadra e solo di recente è tornato a San Francisco. In che condizioni psico-fisiche sarà, quando e se rientrerà? Senza colui che nel 2022 fu il secondo miglior giocatore della squadra ai playoffs e alle NBA Finals, sembra difficile pensare a una corsa lunga in post-season per gli Warriors, a maggior ragione se per avanzare sarà richiesto di abbattere il grande ex e la sua nuova squadra.