Anthony Davis ha rivelato che un infortunio al polso destro subito lo scorso anno ha influito sulle sue percentuali al tiro, in netto calo rispetto al passato.
Infortunio che risale al gennaio scorso, e con il quale Davis ha convissuto per tutta la stagione senza che i Lakers lo rendessero pubblico. Ora, dopo una off-season insolitamente lunga per AD e i gialloviola e con l’inizio del training camp per la prossima stagione, l’ennesimo problema fisico è alle spalle.
“Molte persone non lo sanno, ma da gennaio ho avuto a che fare con questo infortunio al polso destro, che mi ha compromesso il movimento di tiro. Non per accampare scuse, ma di fatto non riuscivo a spezzare il polso al tiro, ogni volta che lo facevo sentivo questo dolore intenso. Ho tenuto duro“.
Anthony Davis ha chiuso il suo 2021\22 con appena il 18% al tiro da tre punti, la peggior percentuale da fuori da quando l’ex Pelicans ha esteso il suo raggio di tiro. “Ora sono di nuovo al 100%, mi sento benissimo e sto tirando benissimo, potete chiedere a chiunque qui. Sarò pronto a giocare in ogni posizione, dalla media distanza, da fuori, in post. Se avrò il mio tiro, non esiterò“.
E quanto sia mancato il miglior Anthony Davis, quello che nel 2020 a sua detta meritava il premio di difensore dell’anno, i Lakers lo sanno fin troppo bene. Nel 2020\21 i suoi playoffs contro Phoenix furono compromessi da uno stiramento quando la serie era sul 2-1 per LA, lo scorso anno AD saltò più di metà stagionne per due infortuni diversi, al ginocchio destro e alla caviglia sinistra.
In estate aveva fatto un certo rumore la rivelazione di Davis, che in una sua comparsata su unao show su YouTube aveva confessato “di non aver preso in mano un pallone da basket” da aprile. Parole che avevano generato anche la reazione di Kevin Garnett che si era persino offerto di lavorare con la star dei Lakers come personal coach. Ecco che forse, con la notizia di questo nuovo infortunio, parte della ragione stava proprio lì.
I Los Angeles Lakers finirono 22esimi per percentuale al tiro da tre punti nella scorsa stagione, troppi i non-tiratori a roster accanto a Russell Westbrook, per creare un attacco veramente efficace e che desse spazio di manovra a LeBron James e allo stesso Westbrook. In estate i Lakers hanno aggiunto Lonnie Walker IV e Troy Brown Jr che hanno la possibilità di diventare tiratori costanti, e le cui percentuali in carriera sono diventate solide, soprattutto dagli angoli. Al suo secondo anno a Miami nel 2020, Kendrick Nunn viaggiò con il 38% dalla lunga distanza e ora che l’ex Heat ha risolto i suoi guai al ginocchio, i Lakers sperano possa ripetersi.
Nel 2019\20, l’anno del titolo NBA, Anthony Davis viaggiò con il 33% dal tiro da tre su 3.5 tentativi a partita, i numeri migliori in carriera.