Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Thunder: Chris Paul non gioca, vola a Los Angeles per Kobe Bryant

Thunder: Chris Paul non gioca, vola a Los Angeles per Kobe Bryant

di Michele Gibin
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Di comune accordo con la squadra, Chris Paul degli Oklahoma City Thunder non è sceso in campo per la partita tra OKC ed i Dallas Mavericks della Chesapeake Energy Arena. Paul è volato a Los Angeles dalla famiglia, dopo la morte in un incidente aereo dell’amico Kobe Bryant.

Coach Billy Donovan ha spiegato prima della partita che Paul aveva chiesto ed ottenuto un giorno libero per tornare a Los Angeles: “Chris sta bene, abbiamo parlato un po’ e sono cose che rimarranno private, ma oggi aveva bisogno di tempo per sé“. Paul e Bryant sono stati per anni rivali sui parquet NBA e a Los Angeles, quando CP3 vestiva la maglia dei Clippers, i due hanno disputato e vinto due edizioni dei giochi olimpici (Pechino 2008 e Londra 2012).

Senza Paul, i Thunder (28-20) hanno ceduto per 107-97 ai Dallas Mavericks di Luka Doncic (29 punti, 11 rimbalzi e 5 assist), che hanno chiuso la partita con 19 tiri da tre punti a bersaglio, Doncic ha scelto di omaggiare le 9 vittime dello schianto di Calabasas, scrivendo sulle sue scarpe da gioco i loro nomi, le due squadre hanno ricordato Kobe Bryant commettendo di proposito due infrazioni di 8 e 24 secondi (i due numeri di maglia indossati da Bryant ai Lakers) ad inizio partita.

Prima della palla a due, coach Rick Carlisle ha condiviso alcune sensazioni sulla giornata triste e particolare vissuta dalla “grande famiglia” NBA: “Un giorno difficile per tutti, una perdita incredibile. Kobe era un’icona, uno dei più grandi atleti dello sport mondiale, capace di competere ad alto livello per due decenni, ed elevare il rendimento di tutti (…) il mio pensiero alle famiglie, non so davvero cosa dire. Cose del genere ci parlano di quanto sia prezioso il nostro tempo quaggiù: ieri ho telefonato due volte a kia figlia, lei ha fatto altrettanto, ho parlato a lungo con mia moglie, ho mandato messaggi a tutti e chiamato quante più persone possibile per farmi sentire vicino a loro. Il gesto di Mark Cuban di ritirare la maglia numero 24 è stato un bellissimo segno di rispetto verso Kobe e verso la sua famiglia“.

Un ricordo di Kobe? Le semifinali di conference del 2011, con noi sopra 3-0. Kobe disse dopo gara 3 che era convinto che i Lakers avrebbero vinto la serie: se pensate che quella notte io abbia dormito… i Lakers erano finiti, ma lui si presentò comunque in gara 4 e lottò come sempre, come il campione che è stato

Così l’azzurro Danilo Gallinari dopo la partita: “Il suo impatto è stato straordinario, quest’estate ho avuto la possibilità ai Mondiali FIBA in Cina di vedere quanto fosse globale la sua figura. Essere lì e vedere quanti ragazzi avevano la sua maglia, così come tutte le volte che al mio campo estivo vedevo più ragazzini con la sua maglia che con la mia… incredibile“.

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