La matematica qualificazione ai play-in consente agli Atlanta Hawks di stare più tranquilli mentalmente e concentrarsi anche sulle vicende extra campo, come il recupero di Trae Young dall’infortunio al dito. Il tre volte All-Star non gioca dal 23 febbraio (sconfitta contro i Toronto Raptors) e ha subito un’operazione. Si pensava a un calo della squadra allenata da Quin Snyder che però ha un record di 12-9 senza il suo giocatore di punta, il quale, rassicura tutti sul recupero dicendo: “mi sento molto meglio. Tornerò molto presto”.
Young è tornato a parlare del suo infortunio e del relativo recupero nel suo podcast “The Point from Trae Young” aggiungendo: “Non sono più ingessato come dopo l’intervento, quindi sto molto meglio rispetto a prima. Sto migliorando, e lo vedo quando posso entrare in campo e fare un po’ di ball-handling. E se non fossi un playmaker che ha bisogno di entrambe le mani per palleggiare e passare, probabilmente sarei potuto tornare forse questa settimana”.
E’ proprio il fatto che Young giochi da point guard che la sua presenza è così importante per la squadra. Impostando l’azione, portando palla e facendo di tutto per far segnare la squadra, Young si è contraddistinto fra i migliori del suo ruolo questa stagione. 26.4 punti, 2.7 rimbalzi ma soprattutto 10.8 assist a partita, record di carriera sotto questo dato. Il punto è che Young sta migliorando anche difensivamente come testimoniano le 1.4 palle rubate.
Al suo ritorno, troverà una squadra che potrà giocarsi tranquillamente l’accesso ai playoffs. Prima però c’è lo soglio play-in contro i Chicago Bulls. Il periodo di forma rende la squadra di Snyder un cliente scomodo per chiunque come dicono le sei vittorie nelle ultime otto. E con un Young a pieno regime, tutto diventa più semplice.