Tee Morant o Shannon Sharpe? LeBron James non ha dubbi e si schiera dalla parte dell’Hall of Famer NFL e polemista in carriera di Fox Sports, nel match verbale tra i due durante la partita tra Lakers e Grizzlies di giovedì notte.
Sharpe e Tee Morant, padre e “bodyguard” della star di Memphis Ja Morant, sono andati vicini allo scontro fisico alla fine del primo tempo della partita alla Crypto.com Arena, i due erano seduti a pochi metri di distanza nelle prime file e hanno innescato un diverbio a cui hanno preso parte anche alcuni giocatori dei Grizzlies, tra cui Steven Adams e Dillon Brooks, che quando c’è da discutere non si tira mai indietro.
Brooks, Morant e Sharpe avevano già iniziato a beccarsi durante la partita, a dire la verità, Tee Morant si è poi inserito in un secondo momento mentre le due squadre tornavano negli spogliatoi per l’intervallo. Shannon Sharpe, oggi co-conduttore assieme a Skip Bayless di The Undisputed su Fox Sports, aveva poi spiegato dopo la partita la sua versione dei fatti, e – cosa più importante – si era spiegato con tanto di abbraccio pacificatore con Tee Morant prima della ripresa del gioco.
LeBron James ha commentato brevemente l’episodio e preso le parti di Sharpe, che nel suo show veste spesso le vesti del sostenitore a oltranza del numero 6 dei Lakers, contro “‘l’hater” Bayless.
“Con chi sto? Con Shannon Sharpe 365 giorni l’anno, 366 negli anni bisestili e 24 ore su 24 e 7 giorni alla settimana. Lui mi sostiene sempre per cui io sostengo sempre lui. E lui sa benissimo difendersi da solo, peraltro“.
d’altro canto, il battibecco con Brooks è nato in campo proprio per via di LeBron, con Sharpe che additava il giocatore canadese di Memphis di essere “troppo piccolo” per marcare LBJ. A fine primo tempo, Dillon Brooks, Adams e Morant, sia senior che junior, si sono avvicinati a Shannon Sharpe per chiedere spiegazioni, tanto che ha dovuto intervenire la security dell’arena a separare il personaggio TV dal capannello di persone che si era creato.
Dopo la partita, vinta dai Lakers per 122-121 grazie a un canestro di Dennis Schroder, Brooks si è chiesto come mai Sharpe non fosse stato allontanato dall’arena come da regolamento: “Non avrebbero dovuto lasciarlo tornare al suo posto, ma siamo a Los Angeles dopo tutto…“.
Brooks ha poi spiegato come, nonostante la sconfitta, sia riuscito a tenere LeBron James a soli 23 punti con 8 su 21 al tiro: “Lui non vuole andare a sinistra, tendenzialmente. E io gli ho concesso solo quello, e lui a quel punto o si fermava o passava il pallone. E poi occorre essere fisico con lui, andare petto contro petto e spalle, e non lasciargli tiri facili“.