Il neo head coach dei Sacramento Kings Luke walton si difende dalle accuse di molestie sessuali mosse da Kelli Tennant, giornalista di SportsNet LA.
Tennant ha accusato Walton di averla molestata in due occasioni diverse, tra il giugno 2016 e maggio 2017. L’avvocato difensore dell’ex allenatore dei Los Angeles Lakers ha definito le accuse “prive di alcun fondamento“, definendo poi la Tennant “un’opportunista, le cui accuse non sono credibili“.
Walton e Kelli Tennant sono stati per alcuni mesi colleghi di lavoro per SportsNet LA, prima che il figlio del grande Bill diventasse assistente allenatore dei Golden State Warriors di Steve Kerr nel 2014.
Gli Warriors hanno diramato nella giornata di martedì un comunicato ufficiale, nel quale dichiarano di essere stati a conoscenza delle accuse. Steph Curry, stella della squadra, ha così risposto ad alcune domande sulla questione: “So che la squadra ha rilasciato una dichiarazione, quindi non c’è molto da commentare. Spero che tutto possa risolversi per il meglio per Luke (Walton, ndr)”.
I Los Angeles Lakers hanno precisato di “non aver avuto alcuna notifica di alcuna accusa formale” al tempo dell’assunzione di coach Walton (2016): “Durante i tre anni di permanenza, nessuna accusa formale è mai stata resa nota alla squadra. Se così fosse stato, avremmo immediatamente informato gli organi competenti ed avviato un’indagine interna“.
La polizia di Santa Monica, luogo del presunto primo episodio di molestie, ha precisato come al momento non siano attive indagini sull’accaduto, ne che per il momento nessuna accusa formale di molestie è mai stata depositata.
“La NBA si sta coordinando con i Sacramento Kings per seguire la vicenda e raccogliere informazioni” Così Mike Bass, portavoce della lega.